"La correlazione fra polveri sottili e mortalità è un'informazione importante che contribuisce a definire meglio lo scenario dei fattori di rischio: quelli portati avanti sono studi importanti da tenere nella giusta considerazione, ma da qui a trarre conclusioni definitive ce ne corre un pochino, anche se di certo non li sottovalutiamo". A evidenziarlo il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, in conferenza stampa a Roma, rispondendo a una domanda su recenti studi, uno dell'università di Catania e uno del Nord America, che correlano le polveri sottili con le infezioni Covid-19.
"C'è un dibattito acceso su questo tema - ha aggiunto il presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro - ci sono una serie di evidenze che abbiamo anche da prima sulla correlazione fra polveri sottili e infezioni respiratorie. E' un dato noto, che conoscevamo e che colpisce anche i bambini e ha quindi una asincronia rispetto al quadro epidemiologico attuale. L'aumento dell'esposizione a queste polveri favorisce l'insorgenza di infezioni; il dato che si sta esplorando in questi giorni in America è più ampio e correla il numero di casi positivi ad aree del paese dove c'è stato negli anni un incremento delle polveri sottili. E' un dato ampio che va analizzato, ma è un tema che va approfondito e va letto tenendo contro delle dinamiche attraverso le quali si diffonde il contagio Covid-19".