Lo sfogo all'Adnkronos di Salvatore Martello: "Il decreto vale solo per le ong, e le barche che arrivano da sole?"
"La verità è che noi siamo stati cancellati dal Governo. Il porto di Lampedusa continua a restare aperto. Non è vero, quindi, che hanno chiuso i porti d'Italia per la durata dell'emergenza coronavirus, come dicono. Noi evidentemente non facciamo parte dell'Italia...". E' lo sfogo con l'Adnkronos di Salvatore Martello, sindaco di Lampedusa, che commenta così il decreto del governo secondo cui nessun migrante salvato in mare al di fuori dell’area Sar del nostro Paese potrà più essere accolto dall'Italia. Almeno fino a quando sarà in vigore lo stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri, la cui scadenza ad oggi è fissata per il 31 luglio.
"E' stato fatto un decreto per le navi delle ong - dice ancora Martello che proprio ieri ha chiesto al governo una 'nave accoglienza' dove potere sistemare i migranti che sbarcano sull'isola -. E tutti gli altri? Per quelli che continuano ad arrivare autonomamente come avviene a Lampedusa, che cosa prevede il governo?".
"Per loro non cambia assolutamente nulla - prosegue il sindaco di Lampedusa -. Insomma, come dicevo, siamo stati cancellati. Non è stato fatto nessun provvedimento per i porti. Forse noi non facciamo parte di nessun porto". Intanto per la terza notte di seguito la nave Alan Kurdi con oltre 145 persone a bordo, pendula ai limiti delle acque territoriali, a poche miglia da Linosa. L'ong tedesca è in attesa di capire cosa fare con le persone a bordo. "Sono in acque internazionali, più vicini alla Sicilia che a noi", ci tiene a precisare il sindaco di Lampedusa. E poi, Linosa non avrebbe neppure un porto dove potere fare sbarcare queste persone.