"Ora basta. Lo devo a Stefano, a mio padre ma soprattutto a mia madre. Questo signore deve smetterla di fare spettacolo sulla nostra pelle". Lo scrive Ilaria Cucchi, su Facebook, pubblicando le foto degli atti relativi alla querela presentata nei confronti di Matteo Salvini.
La querela fa riferimento alle parole che Salvini ha pronunciato dopo la sentenza con cui i giudici della prima corte di assise di Roma hanno condannato con l’accusa di omicidio preterintenzionale due carabinieri. "Il caso testimonia che la droga fa male sempre", le parole di Salvini.
"Sono anni che mi trovo a difendere la memoria di mio fratello. Sono stanca di sentirmi in colpa nei confronti dei miei genitori, che hanno pagato un prezzo caro. Mi sembra evidente che Stefano non è morto di droga. Salvini non è altro che uno sciacallo che vuole fare propaganda politica sulla pelle di mio fratello, e io non glielo consentirò in nessun modo. Ma poi in una giornata così importante, evidentemente vive su un altro pianeta", aggiunge Ilaria Cucchi intervenendo a 'Non è un paese per giovani' su Rai Radio2.
"Non mi preoccupa lui ma - afferma ancora - più quelli che gli vanno dietro. Fomenta l’odio e la violenza e io per causa sua vengo quotidianamente attaccata sui social".
"Chiunque accusa la famiglia di avere abbandonato Stefano, verrà querelato. Il messaggio - sostiene l'avvocato Fabio Anselmo - è diffamatorio e violento, sono attacchi personali inaccettabili, nel processo c’è una documentazione sanitaria precisa, un diario di 3 anni che dà cronaca di una presenza e una cura quotidiana della famiglia nei confronti di Stefano. Abbiamo le prove in atti".