cerca CERCA
Domenica 22 Dicembre 2024
Aggiornato: 09:39
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Parto con l'ipnosi al Mauriziano di Torino

Possibile dimezzare la durata del travaglio rispetto alla media

Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
14 agosto 2019 | 19.22
LETTURA: 3 minuti

Dal prossimo autunno arriva il parto in ipnosi all'Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale Mauriziano di Torino, diretta da Nicoletta Biglia. "Si tratta di una metodica basata su respiro e rilassamento, che dà autocontrollo e riduce il dolore in sala parto - sottolinea l'ospedale - Può essere un'alternativa all'epidurale. In ipnosi è addirittura possibile dimezzare la durata del travaglio rispetto alla media. Alcuni studi hanno rivelato che ne beneficia anche il nascituro, perché durante il rilassamento profondo dell'ipnosi sono maggiori l'afflusso di sangue alla placenta e l'ossigenazione fetale. Insomma una tecnica per aiutare la donna a gestire il parto e il travaglio in serenità ed autonomia".

Il via libera arriva a conclusione di un percorso formativo aziendale presso la scuola Ipnomed, alcune ostetriche (Antonella Padalino e Marina Frola, con la coordinatrice ostetrica Ilaria Bori) offriranno nell'ambito dei corsi di accompagnamento alla nascita la possibilità di apprendere la tecnica dell'autoipnosi per il controllo del dolore in travaglio di parto. "Il parto in ipnosi è salito all'onore delle cronache dopo i lieti eventi nella Casa reale inglese, perché, pare, che Kate e Meghan apprezzino molto l'approccio dolce al parto con ipnosi", ricorda il Mauriziano che evidenzia come "l'ipnosi medica non ha nulla a che vedere con cosa ci hanno abituato a vedere in televisione. E' importante sottolineare che nessun individuo, in stato ipnotico, può essere costretto a fare nulla contro la propria volontà".

"Non tutta la popolazione è ipnotizzabile: circa il 60% risponde positivamente, il 20% può raggiungere uno stato ipnotico così profondo da poter subire addirittura un intervento chirurgico senza l'utilizzo di tecniche anestesiologiche, mentre il restante 20% non è recettivo alle tecniche ipnotiche - rimarca l'ospedale - L’autoipnosi è la gestione consapevole e volontaria di risorse che, benché straordinarie, appartengono alla nostra mente ed al nostro corpo, rappresenta una condizione di potenziamento della persona rendendola più efficiente e performante del solito. E' necessario essere addestrati da un professionista sanitario che conosca la tecnica specifica per poterla riprodurre ogni volta che se ne presenta la necessità".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza