Mai cosi da più di 150 anni. Giovedì e venerdì le giornate più roventi di giugno e forse di tutta l’estate
Caldo infernale e afa insopportabile. Quella che è appena iniziata sarà una settimana africana, contrassegnata da assoluta stabilità atmosferica e da temperature bollenti. I valori termici per quanto riguarda le regioni settentrionali batteranno i record da più di 100 anni, anche quelli della famigerata estate del 2003. Il team del sito www.iLMeteo.it avverte che le temperature saliranno alle stelle, il caldo e l'afa si faranno opprimente e le stanze da letto si trasformeranno in veri sudari. Sono queste le terribili note sul fronte meteo che ci attendono per quella che potrebbe essere una delle settimana più calde dell'Estate. Il caldo africano farà davvero la voce grossa e questa volta lascerà dietro di se una lunga scia di valori termici davvero eccezionali per la fine di Giugno. Ecco quali saranno le zone più colpite e le Città da bollino rosso.
I termometri saranno in progressivo aumento da domani in particolare sull'area tirrenica, il Nord ovest e soprattutto la Sardegna. Tuttavia, le due giornate più calde, saranno giovedì e venerdì, un lasso di tempo nel quale i termometri daranno davvero i numeri. Partendo dal Nord Italia le Città più calde saranno quelle del Piemonte come Alessandria dove si potranno raggiungere picchi fino a 42-43°C. Seguiranno Vercelli con 40-41°C, Milano, Ferrara, Bologna e Trieste con punte intorno ai 40°C.
La situazione sarà molto difficile anche sulle regioni del Centro. Nelle zone interne della Toscana come a Firenze e Prato sono attesi picchi di 39-40 gradi e anche nelle aree interne della Sardegna. Punte di 37-38°C a Roma fino al nord della Campania. Ma ci sarà da soffrire tantissimo anche di notte. L'elevato tasso di umidità unito anche alle attuali poche ore di buio, avranno un ruolo fondamentale per il comportamento delle temperature notturne, le quali, non riusciranno a scendere più tanto mantenendosi decisamente elevate. Insomma, notti davvero afose e bollenti.
Dal punto di vista tecnico, spiegano gli esperti, la compressione adiabatica è un fenomeno che si verifica in atmosfera quando una massa d'aria è costretta a scendere di quota. Incontrando strati a pressione più alta (la pressione è più alta al livello del mare), la massa d'aria subisce una compressione (ovvero viene schiacciata verso il basso) e quindi si riscalda ulteriormente. In sostanza l'effetto è simile a quello di una pentola a pressione. Nei prossimi giorni l'aria già rovente in arrivo dall'Africa posizionerà i suoi massimi di temperature e pressione sulla Francia. Successivamente l'aria scavalcherà i monti riversandosi sulle pianure del Nord e parte dei settori tirrenici, schiacciando l'aria sottostante e facendo dunque aumentare a dismisura le temperature (con lo stesso principio, appunto, di una pentola a pressione).