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"Realiti è una vergogna", la rabbia dei familiari di Borsellino

Chiedono l'intervento di Viale Mazzini che sulla vicenda ha aperto un'istruttoria

Immagine di repertorio (FOtogramma)
Immagine di repertorio (FOtogramma)
10 giugno 2019 | 16.59
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"Per ora mi limito a dire vergogna! In famiglia decideremo se tutelarci in altre sedi. Questo Paese è alla deriva ma a tutto c'è un limite!". Fabio Trizzino è il marito di Lucia Borsellino, figlia del giudice ucciso dalla mafia nella strage di via D'Amelio il 19 luglio 1992. I familiari del magistrato sono molto arrabbiati per le parole pronunciate durante la prima puntata di 'Realiti', il programma condotto da Enrico Lucci in onda su Rai2, dal cantante neomelodico catanese Leonardo Zappalà. Il giovane, parlando di Falcone e Borsellino ha detto: "Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita, le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce, ci deve piacere anche l’amaro”. Parole che hanno scatenato la dura reazione di Viale Mazzini che ha aperto una istruttoria.

"Nessuna volontà censoria. Ognuno è libero di sragionare come vuole. Lo garantisce l'articolo 21 della Costituzione. Trovo però alquanto bizzarro che non ci si sia preoccupati di garantire un contraddittorio - dice ancora il genero del giudice Paolo Borsellino - Cosi per spiegare che quegli uomini, per ripristinare la primazia di quelle Istituzioni che riconoscono il diritto di parola anche al neomelodico, hanno operato per puro spirito di servizio e con responsabilità. Con l'unica colpa di non girarsi dall'altra parte. Ecco oggi sta tornando di moda questo 'girarsi dall'altra parte' per paura, ignoranza, superficialità eccetera".

"A questo si vuole reagire, per ricordare che tutto fu assai difficile ed amaro per Falcone e Borsellino - dice ancora Fabio Trizzino, che segue tutte le udienze del processo sul depistaggio sulla strage Borsellino che si celebra a Caltanissetta contro tre poliziotti - La loro soddisfazione per i risultati ottenuti non fu mai fine a stessa ma un tributo al miglioramento della società. In primis di quella siciliana. Ma, si sa, durò poco anche quella! Propongo, quindi, che la Rai ripari a questa leggerezza facendo confrontare i neo melodici con i tanti ragazzi che invece hanno capito il sacrificio di Falcone e Borsellino. E ce sono tantissimi in giro per l' Italia e vi assicuro nel mondo intero".

La Rai, intanto, ha ritenuto "indegne le parole su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, pronunciate da due ospiti della puntata di Realiti, andata in onda su Rai2 in diretta", come fa sapere l'azienda. "Direttore di Rete, conduttore, autori sono stati ampiamente sensibilizzati sulla necessità di porre la massima attenzione sulla scelta degli ospiti, delle tematiche e sulla modalità di trattazione di argomenti 'sensibili'; in coerenza con quanto ogni giorno la Rai testimonia attraverso programmi, eventi speciali e fiction dedicati alla sensibilizzazione della collettività contro la criminalità organizzata e a sostegno della memoria dei tanti martiri delle mafie". Viale Mazzini ha dunque avviato "un’istruttoria per ricostruire tutti i passaggi della vicenda". Intanto, dopo gli ascolti non esaltanti della prima puntata, 'Realiti' andrà in onda da mercoledì prossimo in seconda serata e non più in diretta.

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