
Un teste: "Mi offrirono coca e alcol ma rifiutai"
E' stato raggiunto da 30 tra coltellate e martellate Luca Varani . E' quanto rivela l'autopsia eseguita sul corpo del 23enne, morto per dissanguamento e non per un colpo al cuore come invece aveva affermato Manuel Foffo, il 29enne arrestato insieme a Marco Prato per l'omicidio. La lama trovata conficcata nel petto non avrebbe trafitto il cuore, ma il polmone sinistro.
Un teste: "Mi offrirono coca e alcol ma rifiutai" - Potrebbe essersi salvato solo perché non beve superalcolici 'Alex Tiburtina', uno dei ragazzi che sono stati nell'appartamento di via Igino Giordani a Roma, teatro dell'omicidio di Varani, durante le 48 ore del festino a base di alcol e cocaina di Manuel Foffo e Marco Prato.
"Appena sono entrato mi hanno offerto due volte un bicchiere con un superalcolico e poi anche cocaina, io ho rifiutato. Poi li ho sentiti dire 'tanto con lui non dovevamo fare nulla'", ha raccontato agli inquirenti, nel corso di un'audizione alla quale è stato accompagnato dall'avvocato Gianluca Nicolini.
L'uomo, un pugile dilettante di 34 anni, è stato invitato nella casa del Collatino da Foffo intorno alle 5 del mattino del 3 marzo. Entrato nell'appartamento, ha detto di aver visto Foffo e Prato in stato di evidente alterazione. Secondo il suo racconto, però, nessuno dei due era vestito da donna, anche se ha spiegato di aver notato una parrucca in casa. I due killer di Varani gli avrebbero offerto più volte cocaina e superalcolici, ma lui ha sempre rifiutato, perché, ha detto, "bevo solo birra". Il pugile ha negato di aver avuto rapporti con Prato e Foffo e ha spiegato di aver lasciato la casa intorno alle 8,30 di mattina.