“Il medico non deve essere solo colui che prescrive ma deve monitorare lo stato articolare con il follow-up: È un modo per ritagliare in modo “sartoriale” la terapia sul paziente, anche grazie all’adozione dell’ecografia muscolo scheletrica come ausilio diagnostico”. Così Antonella Coluccia, ematologa al Centro di emofilia e coagulopatie rare all’ospedale di Scorrano (LE), ha argomentato l’importanza del follow up nella profilassi dell’emofilia durante la settima tappa di ‘Articoliamo’, campagna sostenuta da Sobi con il patrocinio di FedEmo.