L'attore all'Adnkronos: ''Giorgia donna perbene e non estremista, io nominato Commendatore eppure fatto fuori da tv''
''Mi criticano perché ho introdotto il comizio della Meloni? Sti ca… lo fanno anche perché sono della Lazio. Io non sono un influencer sono un attore, doppiatore e formatore molto bravo, che vive nel rispetto degli altri perciò non ho problemi a dichiarare le mie preferenze politiche. Dobbiamo essere tutti uguali?''. Pino insegno, parlando con l’Adnkronos, respinge così ai mittenti la pioggia di critiche, alcune a limite dell’insulto, ricevute sui social da quando, ieri sera, ha introdotto il comizio elettorale di Giorgia Meloni a Piazza Popolo a Roma.
''Io sono Commendatore della Repubblica per meriti sociali, proposto dal presidente Napolitano e non da Almirante - dice ironico - questo vuol dire che nella mia vita ho fatto, faccio e farò sempre cose per aiutare gli altri. Non è che se io saluto la mia amica Giorgia faccio del male a qualcuno eppure sono stato attaccato dappertutto'', aggiunge l’attore prima di sottolineare di aver subito una emarginazione dal mondo televisivo: ''Io dalla televisione sono sparito perché? - chiede Insegno - Non sono bravo? Perché Pino Insegno è stato messo in un angolo senza motivo visto che ho fatto più di 1.600 puntate in tv di grande successo?. Quello che posso dire è che se è successo qualcosa non è’ perché io non sia bravo ma per altri motivi - continua - La meritocrazia esiste nel doppiaggio e nel teatro ma non nella televisione''.
Infine Insegno parla del probabile arrivo di Giorgia Meloni a palazzo Chigi: "È emozionata tanto quanto basta per una persona che è cresciuta in maniera esponenziale, è una donna perbene e non è un’estremista. Non è una persona che vuole proibire agli omosessuali di vivere e o ai neri di esistere'', conclude l'attore.
(di Alisa Toaff)