"Dipendenza da importazioni mette a rischio modello produttivo"
"L'Italia è seconda solo alla Germania per contributo delle materie prime critiche alla produzione industriale, con un'incidenza rispetto al pil che è aumentata di oltre il 50% in soli 5 anni. Questi pochi dati sono già sufficienti per giustificare la grande attenzione che meritano nelle analisi e nelle policy nazionali ed europee. La solida tradizione mineraria che in passato è stata orgoglio nazionale va adesso ricostruita a partire dalle competenze più in generale dalla consapevolezza anche sociale sul tema ed è per questo che occorre uno sforzo collettivo". Lo ha detto Alfonso Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, in un messaggio letto oggi a Roma, introducendo l’evento “La road map italiana per le materie prime critiche organizzato da Iren, in cui è stato presentato lo studio commissionato dal Gruppo e realizzato da Teha Group.
"C’è una dipendenza italiana quasi totale delle materie prime critiche dalle importazioni che potrebbe addirittura aumentare esponendo il nostro modello produttivo al rischio di approvvigionamento. Diviene allora prioritario mappare i fabbisogni nazionali con un'analisi sia macro che riferita alle imprese strategiche ed è un lavoro di approfondimento che porterà a orientare le politiche di approvvigionamento anche ricorrendo al Fondo Nazionale del Made in Italy" conclude il messaggio del ministro Russo.