Oggi l’assemblea dei soci dell’Associazione nazionale approdi e porti turistici aderente a Confcommercio
“Ringrazio il ministro Santanchè per l’attenzione riservata al nostro settore, il ministro Musumeci e il Governo italiano per l’attenzione crescente riservata all’economia del mare e per la disponibilità a supportare le istanze di Assonat per il rilancio della portualità turistica italiana”. Così il presidente Assonat Luciano Serra che ieri ha incontrato il ministro del Turismo Daniela Santanchè in previsione dell’assemblea annuale dell’associazione che si è svolta oggi a Roma. Al centro dell’interlocuzione con il ministro Santanchè, la riconoscibilità e la valorizzazione dei porti turistici quale settore centrale per lo sviluppo dell’economia nazionale.
Due le principali questioni affrontate, sulle quali il ministro si è impegnato a intervenire immediatamente. La prima riguarda l’introduzione dell’obbligo del Cin (Codice Identificativo Nazionale) per i Marina Resort, relativamente al quale Assonat ha evidenziato il problema della mancanza di uniformità sul territorio nazionale tra regioni che hanno o meno istituito il Cir (Codice identificativo di Riferimento), obbligatorio per le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere dal prossimo 1 gennaio 2025 per ottenere il Cin dal ministero del Turismo. La seconda, riguarda la contraddittorietà della recente circolare del ministero degli Interni relativamente all’applicazione dell’articolo 109 del Tulps ai Marina Resort, già esclusa nel Piano del Mare nella sezione 2.13.5 dedicata alla portualità turistica.
Nel suo intervento in assemblea, il presidente Serra ha evidenziato l’importanza della recente approvazione della legge di conversione del Dl 131/2024, che esclude le strutture dedicate alla nautica da diporto dall’ambito di applicazione delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative, sottolineando che “questo risultato, frutto di anni di confronto con le istituzioni, rappresenta un traguardo significativo per il settore, garantendo finalmente un quadro normativo più chiaro e specifico”.
Tra le priorità discusse emerge la necessità di riformare l’articolo 04 del Dl 400/1993 sulla rivalutazione dei canoni demaniali. L’attuale formulazione ha generato numerosi contenziosi, incluso quello relativo al decreto Mit del 30 dicembre 2022, che ha previsto un aumento del 25,1% ritenuto erroneo e che Assonat ha impugnato in sede giudiziaria con una pronuncia che si attende a breve. “Serve un intervento chiaro per adottare criteri di rivalutazione basati esclusivamente sull’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, eliminando riferimenti ormai superati. Solo così si potrà garantire certezza agli operatori ed evitare futuri contenziosi”, dichiara il presidente Serra.
“L’assemblea di oggi conferma la nostra determinazione nel proseguire il lavoro per il rilancio del settore. Siamo consapevoli delle sfide ancora aperte, ma anche della necessità di ulteriori passi avanti sul piano legislativo e sulla necessità di uniformare le procedure regionali a quella nazionale”, conclude Serra, rinnovando l’impegno di Assonat a supporto dello sviluppo della portualità turistica italiana.