Istat: la variazione acquisita per il 2025 risulta nulla
Nel quarto trimestre del 2024 l'Istat stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2020, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia rimasto stazionario rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto dello 0,5% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2024, ricorda l'istituto nelle sue stime preliminari, ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2023.
Per quanto riguarda il 2024 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,5% rispetto al 2023 (nel 2024 vi sono state quattro giornate lavorative in più del 2023).
La variazione congiunturale - spiega l'istituto - è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell’industria e di una diminuzione in quello dei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta.
La variazione del Pil acquisita per il 2025 risulta nulla, scrive l'Istat.