cerca CERCA
Mercoledì 22 Gennaio 2025
Aggiornato: 18:42
10 ultim'ora BREAKING NEWS

L'economia circolare di Eni: tra riciclo, innovazione e rilancio di terreni industriali

L'approfondimento di SostenibileOggi.it: dalla linea Versalis Revive alla catena del biometano, così il colosso energetico italiano lavora agli Obiettivi dell’Agenda 2030

Economia circolare
Economia circolare
21 gennaio 2025 | 15.35
LETTURA: 2 minuti

Ridurre gli sprechi e ridare valore agli scarti e agli impianti esistenti. È questo il modello di economia circolare di Eni che, poggiando sull’innovazione tecnologica e contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione e di sostenibilità si fonda sulla riconversione di asset e su nuovi processi di riciclo.

Nel Rapporto di sostenibilità Eni for 2023 – A Just Transition viene evidenziato come l’economia circolare rappresenti “una delle leve fondamentali” dello sviluppo della società “nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi globali di conservazione della natura” fissati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

In questo contesto si inserisce Versalis Revive®, la linea di prodotti a diversa base polimerica – stirenici, elastomeri e polietilene – contenenti materia prima da riciclo, sviluppata nei laboratori di ricerca Versalis. L’obiettivo è quello di dare una nuova vita attraverso il riciclo ad asset maturi, a fine ciclo, come i rifiuti in plastica e gomma, per ottenere nuovi prodotti da utilizzare in molteplici applicazioni di qualità. Tra i progetti attivi spicca, inoltre, la riconversione delle raffinerie tradizionali in bioraffinerie.

Eni, attraverso la controllata Enilive, guida la trasformazione in Italia con due impianti: quello di Venezia Porto Marghera e quello di Gela, entrambi siti riconvertiti dalla raffinazione tradizionale a quella bio. I biocarburanti sono ricavati da materie prime di scarto, come gli oli da cottura usati e da residui dell’industria agroalimentare, che vengono lavorati grazie alla tecnologia Ecofining™, sviluppata da Eni e Honeywell-UOP. Grazie al suo impiego è possibile ottenere il biocarburante idrogenato HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), distribuito nelle Enilive Station come HVOlution.

Tra le iniziative in corso, Eni prevede l’avvio, entro il 2026, del progetto di conversione in bioraffineria dello stabilimento di Livorno. Nello stesso settore, Eni è presente anche negli Stati Uniti con una partecipazione nella bioraffineria SBR di Chalmette (USA), gestita da Enilive in joint venture con PBF Energy. Altri progetti di bioraffinerie sono in fase di studio in Malesia e in Corea del Sud.

(L'approfondimento completo su sostenibileoggi.it)

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza