A rivelarlo è l'analisti dell'Osservatorio Faini
L'aggiornamento della stima del pil reale mensile di agosto indica una variazione congiunturale nulla del pil, la cui dinamica si stabilizza dopo quattro mesi di flessioni congiunturali. Su base tendenziale, si registra ancora una variazione negativa (-0,3%), sebbene inferiore rispetto a quella di luglio; quest’ultima – a sua volta – risente di una revisione al ribasso rispetto alla precedente stima (da -0,2%, a -0,4%). A rivelarlo l’analisi elaborata per l'Adnkronos dalla Fondazione Tor Vergata, diretta da Beniamino Quintieri, attraverso il suo Osservatorio Faini, creato in collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che elabora e commenta - ogni mese - i risultati del pil reale per singolo mese.
Relativamente al presente aggiornamento previsivo si osserva che, pur in un quadro ciclico ancora incerto, i segnali positivi provenienti da alcuni indicatori hanno stabilizzato l’attività̀ economica. Sebbene a luglio la produzione industriale sia tornata a flettere su base mensile (-0,7% mese su mese ) dopo la decisa espansione di maggio (1,7% m/m) e giugno (0,5% m/m), la variazione acquisita sul 3 trimestre risulta positiva (0,2% trimestre su trimestre), indicando un possibile recupero nei mesi a venire.
Infatti, ad agosto, gli indicatori ad alta frequenza segnalano un incremento dei consumi elettrici delle imprese energivore (2,1% m/m), accompagnato da una crescita della produzione elettrica (0,9% m/m). Nello stesso mese, si osserva una decisa ripresa del traffico ferroviario di merci (3,7% m/m), sia pure a fronte del ripiegamento del traffico di veicoli pesanti (-1,0% m/m) e di quello autostradale di auto (-1,5% m/m). Le indagini qualitative indicano un peggioramento del clima di fiducia delle imprese in agosto, esteso a tutti i settori ma particolarmente significativo per l’industria.
Tuttavia, nonostante prosegua il momento di difficoltà della manifattura, comune ad altri paesi europei, il nuovo recupero del PMI manifatturiero in agosto (45,4, dal 44,5 di luglio) allontana l’indice dai livelli minimi toccati in giugno, aprendo la strada ad un cambiamento delle prospettive per i mesi a venire grazie al miglioramento della produzione e dei nuovi ordini.
Contestualmente, in agosto sembra perdere slancio la dinamica dei servizi, colta dalla diminuzione dell’indice PMI (a 49,8, da 51,5 di luglio) e da quella del clima di fiducia nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio, questi ultimi in flessione dopo l’incremento di luglio. Mentre prosegue il rientro dell’inflazione, l’incertezza continua a pesare sulle aspettative delle famiglie: in agosto, infatti, il clima di fiducia arretra lievemente per il secondo mese consecutivo. Tuttavia, ad esclusione di luglio e giugno, si attesta ancora sui livelli più alti da febbraio 2022.