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Economia circolare indispensabile per 7 visitatori di Ecomondo su 10

Economia circolare indispensabile per 7 visitatori di Ecomondo su 10
15 novembre 2022 | 16.20
LETTURA: 2 minuti

L’economia circolare è indispensabile per sette persone su 10 tra i visitatori della 25esima edizione di Ecomondo. E quasi otto su 10 associano il concetto di circolarità al riciclo e recupero dei rifiuti. Lo dimostra la rilevazione condotta dal Conou durante le giornate della manifestazione dedicata ai temi della green technology e della sostenibilità che si è chiusa venerdì a Rimini.

La ricerca, che ha interpellato oltre 500 persone, era finalizzata a raccogliere la percezione dei visitatori sul ruolo e la dimensione dell’economia circolare nel contesto attuale, oltre a verificarne il livello di conoscenza. Nel complesso, per una persona su due sono i governi in prima battuta a dover farsi carico delle istanze ambientali contingenti, mentre un terzo degli interpellati è convinto che il contrasto all’emergenza climatica spetti principalmente alle scelte delle industrie e delle imprese.

Il 56%, inoltre, crede che investire su progetti di economia circolare sia la strada maestra per favorire il progresso di un modello produttivo sostenibile, ma sorprende la percentuale del solo 21% che vede nel pieno utilizzo dei fondi stanziati a livello europeo un’occasione da cogliere.

Sono i giovani i più attenti ad ambiente e sostenibilità

Dall’analisi delle risposte vale la pena notare come i più giovani sono pienamente consapevoli del significato di “economia circolare” (il 70% accosta il concetto direttamente al riciclo), e allo stesso tempo convinti del ruolo che questo comparto può giocare per affrontare la crisi energetica ed economica attuale (per il 64% è una misura indispensabile). Sensibili e attenti alle tematiche green anche i giovani di età tra i 19 e i 24 anni: il 58% ritiene imprescindibile attivare progetti in questa direzione, per assicurare al nostro Paese un futuro sostenibile. Dati simili a quelli rilevati per la fascia d’età 25-34, i giovani adulti, che per il 63% indicano i governi nazionali come primi responsabili per la promozione di soluzioni efficaci per la tutela ambientale.

“Sempre più persone sono convinte che non si possa evitare di mettere l’economia circolare al centro delle politiche ambientali nazionali e globali - commenta Riccardo Piunti, presidente del Conou - Dal nostro sondaggio proposto durante le giornate di Ecomondo sono le persone più giovani a risultare particolarmente accorte e consapevoli quando si parla di economia circolare e di sostenibilità, avendo ben chiara la scala delle priorità e delle proposte da perseguire per trovare soluzioni convincenti ai problemi di oggi. C’è ancora del lavoro da fare per accrescere la sensibilità ambientale nel complesso, ma credo che siamo sulla strada giusta che vede il Consorzio sempre attivo con iniziative e progetti per rilanciare il messaggio della sostenibilità, punto di partenza essenziale per costruire quel ponte tra le generazioni necessario a garantire un domani migliore per tutti”,

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