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Diga Kakhovka, Zelensky a Kherson. Allarme Aiea per centrale Zaporizhzhia

Kiev: "Sott'acqua 600 Km quadrati di territorio a Kherson". Il leader ucraino accusa Mosca: "Soldati russi sparano a soccorritori in aree allagate"

(Afp)
(Afp)
08 giugno 2023 | 07.30
LETTURA: 4 minuti

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato in visita nella zona di Kherson, inondata dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Sul versante sotto controllo ucraino del fiume Dnipro le vittime sarebbero tre, cinque sulla riva sinistra, secondo le autorità di occupazione russe.

"Visita di lavoro nella regione di Kherson", ha scritto Zelensky su Telegram. "Trattati molti temi importanti. La situazione operativa nella regione in conseguenza del disastro, l'evacuazione della popolazione dalle zona a rischio allagamento, l'eliminazione delle emergenze causate dall'esplosione della diga, l'organizzazione degli aiuti per le aree inondate. Prospettive di ripristino dell'ecosistema nella regione e situazione militare operativa nell'area resa disastrata. E' importante calcolare i danni e stanziare fondi per compensare i residenti coinvolti nel disastro e sviluppare un programma per risarcire le perdite o ridislocare le imprese entro la regione di Kherson.

In un'intervista al Bild il presidente ucraino ha accusato le forze russe di sparare contro i soccorritori ucraini che stanno cercando di evacuare migliaia di persone nella zona inondata. "Persone e animali sono morti - ha raccontato Zelensky - Dai tetti delle case allagate, la gente vede galleggiare persone annegate. È molto difficile evacuare le persone nella parte occupata della regione di Kherson". "Quando le nostre forze cercano di fare uscire i residenti, vengono colpiti dagli occupanti a distanza - ha aggiunto - Non appena i nostri soccorritori cercano di salvarli, vengono colpiti. Non saremo in grado di vedere tutte le conseguenze di ciò che sta accadendo fintanto che il livello dell'acqua non sarà sceso".

AIEA: METTERE IN SICUREZZA CENTRALE ZAPORIZHZHIA

Intanto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha riferito che "sono in corso lavori per garantire che la centrale nucleare di Zaporizhzhia abbia quantità di acqua necessaria per raffreddare i suoi reattorinel caso in cui l'impianto non possa più attingere all'acqua del bacino idrico di Kakhovka".

"Il livello dell'acqua è sceso di circa 2,8 metri da quando la diga è stata fatta saltare e continua a scendere. Se il livello scende sotto i 12,7 metri, l'impianto non sarà più in grado di pompare acqua dal serbatoio al sito", ha detto l'Aiea. "Poiché l'entità del danno della diga non è conosciuta, non è possibile prevedere se e quando ciò potrebbe accadere. Se l'attuale tasso di caduta dovesse continuare, tuttavia, il livello di 12,7 metri potrebbe essere raggiunto entro i prossimi due giorni. Nel frattempo, la centrale sta ricostituendo le sue riserve d'acqua utilizzando completamente il serbatoio. Ciò consentirà di fornire alla centrale nucleare l'acqua di cui ha bisogno per raffreddare i suoi sei reattori per diversi mesi".

INONDATI 600 KM QUADRATI DI TERRITORIO A KHERSON

Secondo quanto hanno dichiarato oggi le autorità ucraine, una zona di 600 chilometri quadrati nella regione di Kherson si trova sommersa dall'acqua. Il governatore di Kherson, Oleksander Prokudin, ha riferito che questa mattina "il livello medio dell'acqua è di 5,61 metri". Le persone evacuate dalle "aree pericolose" sono state quasi duemila, "la maggior parte di loro dal distretto di Korabel, da dove sono partite 1.495 persone", ha sottolineato Prokudin.

Al momento sono 5 i morti accertati a causa dell'inondazione che ha fatto seguito alla distruzione della diga, secondo il sindaco filo russo di Nova Kakhovka.

PROSEGUONO COMBATTIMENTI

Intanto sul campo "continuano pesanti combattimenti lungo più settori del fronte. Nella maggior parte delle aree l'Ucraina detiene l'iniziativa", scrive l'intelligence britannica nell'ultimo rapporto sulla situazione sul campo in cui si legge che le unità cecene hanno condotto un tentativo fallito di conquistare la città di Marivka, vicino Donetsk, dove la linea del fronte è cambiata poco rispetto al 2015". "E' probabile che alle forze russe venga ancora ordinato di tornare all'offensiva il prima possibile", aggiunge il ministero della Difesa di Londra.

Al 7 giugno "il livello delle inondazioni è continuato a salire nel basso Dnipro, in seguito al crollo della diga di Kakhovka, ma probabilmente inizierà a diminuire nel corso della giornata di oggi. I bombardamenti hanno complicato i tentativi di evacuare i civili sfollati dalle aree inondate".

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