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Cyberbullismo, insultata perché "obesa": 12enne ricoverata

Presa di mira in privato e in pubblico, la ragazzina ha smesso di mangiare

(Fotogramma)
(Fotogramma)
23 giugno 2020 | 17.08
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Insultata in chat private su Instagram e con post pubblici anche da profili falsi creati ad hoc per il suo aspetto fisico. Vittima di questi episodi di cyberbullismo una ragazzina di 12 anni di Napoli che, a causa degli atti persecutori, è diventata inappetente e ha accusato un malore tanto da essere costretta a recarsi in ospedale. La madre della ragazzina, anche lei vittima di insulti e minacce dopo il suo intervento per difendere la figlia, ha deciso di denunciare il tutto ai carabinieri tramite l'avvocato Sergio Pisani.

Il rapporto tra la vittima e i cyberbulli, individuati in un 14enne e una 13enne, era nato come un rapporto d'amicizia pochi mesi prima, ma ben presto i due hanno iniziato a insultarla sui social, attraverso messaggi privati, video e pubblicazioni di foto della 12enne apostrofata in quanto "obesa". La ragazzina ha trovato la forza di raccontare tutto alla madre, nei cui confronti i due giovanissimi non hanno risparmiato insulti, sempre attraverso profili falsi, con tanto di minacce di azioni violente. L'avvocato Pisani ha raccolto gli screenshot dei messaggi ricevuti dalla ragazzina su Instagram, allegandoli alla denuncia ai carabinieri assieme al referto dell'ospedale.

Falco (Corecom): "Cyberbullismo, servono strategie su misura"

"Ennesimo episodio di cyberbullismo. E' ora di fare sul serio, bisogna intervenire con metodo con strategie su misura per arrivare ai giovani e guarire la loro necessità di comunicare attraverso l'umiliazione e la prevaricazione dell'altro". Lo dichiara Domenico Falco, presidente del Comitato per le comunicazioni della Campania, commentando il caso della 12enne "bersaglio di insulti e offese nel Napoletano da due conoscenti appena più grandi che non hanno esitato a minacciare anche la madre della ragazzina oggetto di scherno, scesa in campo per difendere la figlia".

Secondo Falco "bisogna dire no all’utilizzo dei social come strumenti di violenza e aggressività. E’ necessario guidare gli adolescenti a un uso corretto e costruttivo del web. Se c’è da correre ai ripari rispetto a quanti fanno del web un uso distorto, una nota positiva arriva da Benevento, dove un maturando dell'Istituto tecnico industriale 'Bosco Lucarelli', durante la prova d’esame, ha presentato un’app per supportare ragazzi e ragazze vittime di bullismo. Sono queste le menti sane a cui dobbiamo chiedere aiuto e collaborazione per arrivare a chi sceglie strade devianti".

Il Corecom Campania, ricorda Falco, "proseguirà con la campagna '@scuolasenzabulli', l’iniziativa che da anni permette di incontrare gli studenti della nostra regione, di ogni ordine e grado, e fornire loro  una serie di informazioni e soluzioni utili per chiedere aiuto e sostenere chi è vittima dei bulli, attraverso incontri e seminari, grazie alla collaborazione di figure professionali, istituzioni e forze dell’ordine".

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