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Dall'ultimo saggio di Severgnini a 'Il tagliapietre' di Cormac McCarthy, le novità in libreria

Sugli scaffali anche 'Non ci sono buone notizie' di Andrea Rizzoli e 'Il mantello di Rut' di Paolo Rodari

Le copertine dei libri
Le copertine dei libri
01 febbraio 2025 | 12.58
LETTURA: 11 minuti

Ecco una selezione delle novità in libreria, tra romanzi, saggi, libri d'inchiesta e reportage, presentata questa settimana dall'AdnKronos.

E' appena arrivato sugli scaffali il nuovo saggio di Beppe Severgnini 'Socrate, Agata e il futuro' pubblicato da Rizzoli. La vita umana, insegna l’induismo, si divide in quattro periodi: il primo serve per imparare, guidati da un maestro; il secondo per realizzare sé stessi; il terzo per insegnare e trasmettere la conoscenza; l’ultimo, segnato da un progressivo disinteresse verso le cose materiali, per prepararsi al congedo. Molti, oggi, non lo ammettono. Nonostante l’età, continuano a sgomitare, spingere, accumulare. Inseguono cariche, conferme, gratificazioni sociali. Non sanno rallentare, ascoltare, restituire. Con l’aiuto di una nipotina che insegna il disordine quotidiano (e mette i palloncini sul busto di Socrate), Beppe Severgnini riflette sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo attraversando.

"Le cose per cui verremo ricordati – scrive – non sono le cariche che abbiamo ricoperto e i successi che abbiamo ottenuto. Sono la generosità, la lealtà, la fantasia, l’ironia. La capacità di farsi le domande giuste". Don’t become an old bore, non diventare un vecchio barbogio: ecco l’imperativo. L’autore invita a "indossare con eleganza la propria età". Per farlo serve comprendere il potere della gentilezza, imparare dagli insuccessi, allenare la pazienza, frequentare persone intelligenti e luoghi belli, che porteranno idee fresche. Serve accettare che c’è un tempo per ogni cosa, e la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio e incoraggiamento. Non di anziani insopportabili.

'Libere e un po' bastarde' (Bompiani) di Rossana Campo

Betti è una sceneggiatrice che ama il suo lavoro, perché "la vita quando riesci a scrivere delle buone frasi diventa una cosa solida e sensata". È anche amica tra le amiche, centro di un circolo in eterno movimento: Alice, che cerca in un nuovo strizzacervelli una via d'uscita alle dipendenze affettive che le torcono la vita; Gloria, tiranneggiata da un regista che a teatro la vuole issata sui tacchi e che è anche suo marito; Federica, a un passo da un matrimonio che potrebbe essere un enorme errore; Lorenza e Sylvie che da vent'anni dividono la vita con allegria e qualche ombra. E poi c'è un vortice di relazioni in cui spiccano l'inafferrabile Justine dai lunghi capelli rossi e la bella Leila, sposata e indecisa, con cui Betti ha una relazione appassionata e intricata. Sono le protagoniste del libro di Rossana Campo 'Libere e un po' bastarde', pubblicato da Bompiani

A unire Betti a queste donne sono le tavolate dove scorre vino rosso e si mangiano cose buone e si parla, si parla, si parla. Di libri e di cinema, di poliamore e gelosia, e del tempo che passa lasciando intatti desideri e velleità. Ma soprattutto di libertà femminile. Rossana Campo torna col suo consueto stile asciutto e irriverente, fatto di conversazioni ironiche e profonde, distillato in un breve romanzo d'amore ed eros, tra feste e tuffi rigeneranti nei parchi dove ci si può sedere nell'erba per sentire l'energia che emana dalla terra.

'Il tagliapietre' (Einaudi) di Cormac McCarthy

Scritto alla fine degli anni Ottanta, poco dopo 'Meridiano di sangue', pubblicato nel 1994, contemporaneamente alla 'Trilogia della frontiera', il dramma in cinque atti 'Il tagliapietre' di Cormac McCarthy pubblicato da Einaudi e in libreria da pochi giorni, non ha avuto la stessa fortuna dei capolavori suoi coevi e non ha mai visto una rappresentazione scenica se non parziale. Perché? Ben Telfair, protagonista dell’opera nonché suo deus ex machina, chiamato a riflessioni dall’alto peso specifico, è uno scalpellino nero poco piú che trentenne che ha abbandonato gli studi in psicologia per dedicarsi alla lavorazione della pietra come suo nonno, l’ultracentenario Papaw.

A legare i due uomini non c’è solo l’arte della costruzione muraria – "il mestiere" come Papaw ama definirlo, quasi non ve ne fossero altri. Ciò che Ben ha scelto di abbracciare è un intero sistema di valori, improntato a rettitudine e onestà. Il resto della famiglia ha scelto diversamente: la moglie di Ben, Maven, ambisce alla professione di avvocato; suo padre, Big Ben, alla pietra ha preferito il cemento e le ricchezze che è in grado di produrre, mentre suo nipote, Soldier, ha fatalmente ripudiato un materiale come l’altro. Ben ha radici solide e crede di poter aggiustare tutto. Ma non può.

Per quale ragione, dunque, questo quintessenziale paladino mccarthiano non ha mai trovato posto su un palcoscenico? Troppo ricco il linguaggio, è stato detto, dilatato fra il dialetto del Sud e la solenne prosa biblica, troppo metafisico il sottotesto, troppo ardito l’alternarsi dei due Ben sulla scena. Forse, invece, Il tagliapietre ha solo scontato un gap temporale. Ora, dopo i dialoghi serrati di Bianco e Nero in Sunset Limited e la resilienza testarda del padre in La strada; dopo le struggenti peregrinazioni di Bobby Western nel Passeggero, è tempo che anche Ben Telfair si unisca alla schiera degli eroi mccarthiani che portano il fuoco e che Il tagliapietre vada a occupare il posto che gli compete.

'La mezz’ora della verità' (Mondadori) di Yari Selvetella

Mondadori manda in libreria 'La mezz’ora della verità' di Yari Selvetella. Si insinuano nell’intimità degli appartamenti, rimbalzano tra le facciate dei palazzi, aleggiano nelle vie, nei giardini della piazza dell’Acquario: sono i responsi di Varami, l’app in grado di confermare o smentire la veridicità di ciò che le persone affermano. All’inizio sembra la realizzazione di un desiderio proibito: poter accedere ai pensieri altrui. Varami soddisfa ogni curiosità, anche la più inconfessata: si può verificare se il nostro coniuge ci è fedele, se una vecchia zia intende lasciarci l’appartamento in eredità, se la ragazza di cui siamo innamorati ci vuole bene sul serio; si possono smascherare i bluff dei politici e tutte le meschine ipocrisie del vivere quotidiano.

Intanto, però, altri interrogativi prendono corpo: trovarci così esposti a questo nuovo oracolo ci renderà più sinceri o solo più reticenti? Quali sono i criteri utilizzati dall’app? E qual è il suo vero scopo? Di settimana in settimana, anziché chiarirsi, la questione si complica. Prima Varami prende possesso degli spazi domestici e, approfittando di smartphone e tablet, di impianti stereo e tv, inizia a emettere le sue sentenze. Poi la situazione precipita.

Ogni giorno alle 18, sfruttando gli altoparlanti a disposizione in tutta la città, Varami propala per trenta minuti esatti i suoi giudizi universali: è la mezz’ora della verità. Per i protagonisti viene il tempo di porsi le domande più scomode: quanto c’è di credibile in questa storia? E quanto di autentico nella verità che stiamo vivendo? Yari Selvetella, con pungente umorismo e dando vita a una serie di personaggi memorabili, mette in scena le fragilità della nostra epoca, con un romanzo in cui il ritmo incalzante della commedia cresce fino a gettare inattesi scorci di luce, sulle contraddizioni della contemporaneità.

'Stazione Undici' (La Nave di Teseo) di Emily St. John Mandel

La Nave di Teseo pubblica 'Stazione Undici', finalista al National Book Award e al PEN/Faulkner Award di Emily St. John Mandel. Kirsten Raymonde non ha mai dimenticato la sera in cui Arthur Leander, famoso attore di Hollywood, ebbe un attacco di cuore sul palco durante una rappresentazione del Re Lear. Fu la sera in cui una devastante epidemia di influenza colpì la città e, nel giro di poche settimane, la società, così com’era, non esisteva più. Vent’anni più tardi, Kirsten si sposta tra gli accampamenti sparsi in questo nuovo mondo con un piccolo gruppo di attori e musicisti. Si fanno chiamare Orchestra Sinfonica Itinerante e si dedicano a mantenere vivo ciò che resta dell’arte e della musica per il bene dell’umanità. Ma quando arrivano a St. Deborah by the Water si trovano di fronte un profeta violento che minaccia l’esistenza stessa del loro piccolo gruppo. L’Orchestra Sinfonica Itinerante deve lottare per sopravvivere, finché un evento imprevedibile unisce tutti i personaggi rimescolando ancora una volta le carte in tavola. Riuscirà l’umanità a sconfiggere i suoi fantasmi e conquistare un nuovo futuro?

Amato dalla critica e dai lettori di tutto il mondo, 'Stazione Undici' è un romanzo che esplora le paure e i desideri degli esseri umani in una società costretta a fare i conti con la fine del mondo per come lo conosceva. È in quel momento, quando ogni certezza vacilla, quando la legge della sopravvivenza sembra l’unica regola di comportamento, che la letteratura e l’arte si mostrano come la più forte delle speranze in cui credere.Nuova edizione ampliata con una storia inedita: Marienbad.

'Il mantello di Rut' (Feltrinelli) di Paolo Rodari

Arriva in libreria con Feltrinelli 'Il mantello di Rut' (Feltrinelli) di Paolo Rodari. Roma, 1926. Remo ha appena dodici anni quando la madre lo lascia davanti all’ingresso del Seminario Pontificio, vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano. Rimasta da poco vedova, con quattro figli da sfamare, non ha avuto altra scelta che affidarlo alla Chiesa. Nel 1943, mentre la città è occupata dai tedeschi, è un’altra madre a cambiare per sempre la vita di Remo. Un incontro che farà vacillare tutte le sue certezze. Lui è diventato il parroco di una chiesa nel quartiere Monti, accanto al Collegio dei Catecumeni. Lei è Rachele, giovane vedova che una notte, poco dopo il famigerato rastrellamento al Portico di Ottavia, gli affida la piccola Aida perché la prenda sotto il suo mantello e la protegga finché lei non sarà tornata. Remo e Aida la aspetteranno per anni.

Ispirato a fatti realmente avvenuti durante la Shoah romana, quando venti bambine ebree riuscirono a salvarsi dalla deportazione grazie all’aiuto di un prete e di alcune suore che le nascosero in una stanza segreta – ancora oggi visitabile – ricavata sotto la cupola della chiesa della Madonna dei Monti, 'Il mantello di Rut', che nella Bibbia evoca fedeltà e protezione, è la struggente lettera che Remo, ormai anziano, decide di scrivere ad Aida per raccontarle di quei mesi. Una storia che si fa confessione di un amore impossibile e di uno straordinario atto di fede, perché la promessa fatta a Rachele segnerà il suo destino. Con mano sapiente e delicata, Paolo Rodari spinge il lettore a porsi una domanda cruciale: fino a che punto è giusto sacrificarsi per amore?

'Non ci sono buone notizie' (Piemme) di Andrea Rizzoli

Non siamo mai stati così uniti. Presi dalle nostre individualità, procedevamo come delle rette vicine ma parallele. Adesso invece siamo un intricato nodo di emozioni e speranze. Una tosse sospetta, un'ombra al pancreas, poi la diagnosi di tumore. Così inizia l'anno più intenso, ricco, doloroso (e bello) della vita di Eleonora Giorgi. A raccontarlo in 'Non ci sono buone notizie' (Piemme) è il figlio Andrea Rizzoli, in questo diario che è anche una lettera a sua madre: non più l'attrice, il personaggio pubblico, l'icona del cinema che tutti amiamo, ma semplicemente Eleonora, la donna forte e combattiva che non teme le sue fragilità.

'Sognando il Nord' (Sperling & Kupfer) di Sabrina Musco

"Potrai usare queste pagine per sognare il Nord e sognando il Nord viverlo ogni giorno, anche nella tua quotidianità, nei piccoli rituali che contraddistinguono la tua giornata. O potrai utilizzare queste pagine per immaginarti lì, davanti a un fuoco scoppiettante in una foresta norvegese o mentre nuoti nelle acque ghiacciate e pungenti della Finlandia, o dopo una sauna bollente. Io ti porterò in quei luoghi, in cui ho incontrato la magia del Nord, così che tu stesso possa andare a cercarla". Che cosa rende il Nord Europa così speciale? Perché sempre più persone considerano lo stile scandinavo un modello? Il libro 'Sognando il Nord' edito da Sperling & Kupfer di Sabrina Musco - un vero e proprio viaggio tra le terre di Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia - risponderà a queste e a molte altre domande, illustrando gli aspetti più importanti della filosofia di vita nordica.

Dalla hygge - il calore delle piccole gioie quotidiane -, al lagom, l'arte dell'equilibrio e della moderazione; dalla resilienza della sisu finlandese all'amore per la vita all'aperto, fino alle riflessioni sul tempo libero, i rimedi contro lo stress, il minimalismo e il decluttering, pagina dopo pagina scopriremo come questi stili di vita possono trasformare le nostre giornate e farci ritrovare un benessere autentico. L'ultima parte del volume è poi interamente dedicata a itinerari e consigli pratici per esplorare le meraviglie del Nord, dalla magia dei fiordi ai villaggi in Danimarca, dai boschi svedesi alle calde saune in Finlandia. Un libro che si rivolge a chi sogna una vita più piena e in armonia con la natura. Una rotta verso una forma di felicità più vicina di quanto pensiamo.

'Il volo sopra l'oceano' (Garzanti) di Matteo Porru

Sarà in libreria con Garzanti 'Il volo sopra l'oceano' di Matteo Porru. Se l’eterno ha un colore, è un tono di blu. Questo pensa Michele mentre l’aereo cerca il cielo e si solleva. Con sé ha un bagaglio leggero, ma in realtà è il più pesante che abbia mai trasportato. Perché in quel biglietto di sola andata c’è tutto quello che lo ha condotto fino a lì. Ha paura di volare, ma qualcuno gli ha detto che l’aria si storce come la vita e quella torsione non la rende peggiore.

È solo un intervallo brusco e inatteso. Così si guarda intorno e nota, sul sedile accanto, un ragazzo. Si chiama Jonathan e le cuffie dietro le quali vuole nascondersi si sono rotte. Per duecentosessanta minuti non resta che chiacchierare. Un anziano e un giovane. Cosa avranno mai da dirsi? Jonathan ha molto da domandare, soprattutto perché gli adulti sono convinti che, ai loro tempi, tutto fosse migliore e che i ragazzi non abbiano niente di interessante da dire. Michele sa ascoltare. In fondo, anche lui è stato un bambino solo, costretto a volare con la fantasia per ingannare la realtà per l’assenza del padre e l’indole nostalgica della madre.

C’è qualcosa, però, che Michele vorrebbe rivelare. Il segreto che l’ha fatto salire su quell’aereo. Un segreto che profuma di un incontro di tanti anni prima. E forse per volersi bene davvero non serve per forza stare vicino, ma basta pensarsi. Michele ha pensato tutta la vita a quel momento. Perché il punto non è andare. Il punto è come si arriva.

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