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A Milano il filo rosso con Gorizia Capitale europea della Cultura

Da lunedì 10 a sabato 22 febbraio la rassegna "Un viaggio da fare"

A Milano il filo rosso con Gorizia Capitale europea della Cultura
30 gennaio 2025 | 15.34
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Un filo rosso con la Capitale europea della Cultura connetterà Milano a GO! 2025, proprio nei giorni in cui prende il via l'anno di eventi che animeranno Gorizia e Nova Gorica insieme all'intero comprensorio del confine di nordest, parte integrante del programma della prima Capitale #borderless. Due giorni dopo l'inaugurazione ufficiale di GO! 2025 – in programma sabato 8 febbraio, anniversario della nascita del poeta italiano Giuseppe Ungaretti e della scomparsa del poeta sloveno France Prešeren, Giornata nazionale della cultura slovena – prende il via il cartellone di incontri e dialoghi "Un viaggio da fare 2025. Friuli Venezia Giulia e GO! 2025 verso una cultura di frontiera", promosso dall'Assessorato alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory, in programma da lunedì 10 a sabato 22 febbraio nel cuore di Milano, la Libreria Mondadori Duomo in Piazza Duomo e la Libreria Bocca nella Galleria Vittorio Emanuele II.

La rassegna è stata presentata oggi alla presenza anche dell'amministratore delegato di Mondadori Retail SpA, Carmine Perna, e dell'assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi, che ha dichiarato di «accogliere con entusiasmo due città transfrontaliere, Gorizia e Nova Gorica, chiamate all’importante ruolo di Capitale europea della Cultura e un programma animato da molti protagonisti della storia culturale della Regione Friuli Venezia Giulia, che hanno sviluppato carriere e attività toccando corde sensibili della vita e cultura di Milano».

«Le iniziative in vista di GO!2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025 – ha sottolineato il vice presidente con delega alla cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Mario Anzil - non si fermeranno alle due città coinvolte e all’intero Friuli Venezia Giulia, ma andranno ben oltre il territorio regionale, a partire da Milano, con 'Un viaggio! da fare 2025. Friuli Venezia Giulia e GO! 2025 verso una cultura di frontiera': una rassegna che coinvolgerà illustri esponenti del panorama culturale italiano ed europeo. Sarà un’occasione per presentare in una città internazionale la nostra visione secondo cui il confine non è più un limite o una barriera fisica, bensì un'opportunità per costruire nuove relazioni e intensificare un dialogo capace di arricchire l’idea di cultura mitteleuropea».

«Riflettere sul tema dei confini, sconfinamenti e riconfinamenti: un viaggio da fare dentro di noi – ha aggiunto il curatore del programma, Massimiliano Finazzer Flory – se vogliamo muoverci per scoprire che siamo sempre anche dall’altra parte della frontiera dove lo straniero non è nemico e disegnare con questi incontri uno spazio di relazioni di lingue, di storie, dove il confine diventa con fine ovvero un obiettivo comune. Raccontare una frontiera da sempre cruciale per i baricentri geopolitici internazionali, valorizzare voci della cultura e del pensiero che sono espressione brillante di un'area in cui l'idea di confine coincide anche con il suo superamento: questi sono i presupposti della rassegna che proponiamo a Milano, metropoli che è a sua volta frontiera avanzata dei fermenti culturali del nostro tempo".

Fra i protagonisti che si confronteranno nella dodici giorni di Milano il Premio Campiello Federica Manzon, il geniale cartoonist Francesco Tulio Altan, il musicologo Quirino Principe, gli scrittori Paolo Rumiz, Mauro Covacich, Toni Capuozzo, Paolo Possamai, Gian Mario Villalta e Tullio Avoledo con il suo ultimo thriller, la giornalista e saggista Greta Sclaunich con la novità dedicata al Giorno del Ricordo e alle foibe, i focus sul Premio Nonino e su Giuseppe Ungaretti, Carlo Michelstaedter, Demetrio Volcic, Tullio Crali e Leonor Fini, il racconto di come un territorio di frontiera si specchia sul grande schermo con il regista Gabriele Salvatores.

Entrando nel dettaglio del programma, sarà la Libreria Mondadori Duomo in Piazza Duomo ad accogliere gli incontri in calendario dal 10 al 16 febbraio, condotti dal curatore Massimiliano Finazzer Flory. Un cartellone che si aprirà lunedì 10 febbraio, alle 12, nel segno del gusto, con lo chef stellato friulano Andrea Berton e una “filosofia” legata alla cucina ispirata a un costante rinnovamento, come raccontato nel libro- memoir Non è il solito brodo, pubblicato da Mondadori Electa. Se la passione per la cucina e i sapori sarà caratteristica portante da esplorare fra Gorizia e la sua gemella Nova Gorica, l'incontro di lunedì pomeriggio, Vite di confine (ore 18) con l’inviato, giornalista e scrittore Toni Capuozzo, sarà fortemente focalizzato sulle storie della frontiera tra Gorizia e Nova Gorica, attraverso gli epitaffi di chi vi è nato o vi è morto, di chi ci si è trovato per caso e chi per destino. Una riflessione ispirata dalla recente pubblicazione firmata da Toni Capuozzo per Biblioteca dell’Immagine, arricchita a Milano dall’intervento del vicegovernatore della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil. E alle 19 si prosegue con un altro dialogo dedicato a vite che si incrociano nel cuore dell’Europa, il libro Premio Campiello Alma della scrittrice Federica Manzon: usciva un anno fa per Feltrinelli ed è stato uno dei maggiori successi editoriali degli ultimi mesi, un romanzo dove l’identità, la memoria e la Storia – personale, familiare, dei Paesi – si cercano e si sfuggono continuamente, facendo della frontiera e di una città che da sempre la incarna, Trieste, un punto di vista per guardare al tentativo di capire chi siamo e dov’è la nostra casa.

Martedì 11 febbraio doppio appuntamento: alle 11 con una novità editoriale, il saggio Le foibe spiegate ai ragazzi (Piemme) della giornalista Greta Sclaunich, firmato con Egea Hauffner e con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Venezia e Dalmazia, in coincidenza con il Giorno del Ricordo. Tante, piccole, diverse storie, tutte insieme raccontano una pagina della Storia con la S maiuscola che ancora fatica a trovare spazio nei testi scolastici e, più in generale, nella memoria collettiva. Quella di istriani, fiumani, dalmati: uomini e donne nati e cresciuti in una terra di confine e che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno sperimentato il dramma delle foibe prima e dell'esodo poi. Alle 18 il dialogo Omaggio a Carlo Michelstaedter, Gorizia e Mitteleuropa con il filosofo della musica Quirino Principe e Massimiliano Finazzer Flory, con l’intervento inoltre di Tiziana Gibelli, ex Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia. Sarà l’occasione per ritrovare una figura chiave della Gorizia degli inizi del Novecento, scrittore, filosofo, poeta e pittore, morto suicida a soli 23 anni. Proprio a lui è dedicato il docufilm in uscita la prossima estate, scritto, diretto e coprodotto da Massimiliano Finazzer Flory con la Regione Friuli Venezia Giulia, la partecipazione di RAI Cinema, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e la collaborazione dell’Associazione Palazzo del Cinema-Hiša Filma. Un docufilm su un filosofo goriziano ebreo italiano mitteleuropeo, Carlo Michelstaedter, che pensava in greco che perse la vita a 23 anni ma che conquistò tutto il Novecento per noi. Con la partecipazione di Massimo Cacciari e Vittorio Sgarbi.

Mercoledì 12 febbraio si parte alle 15 con l’evento promosso dall’Assessorato alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, dedicato a I festival e i premi letterari e giornalistici del Friuli Venezia Giulia. Alle 18 il testimone passerà al giornalista e scrittore Paolo Possamai, direttore editoriale Nord Est Multimedia, giornalista e scrittore, cocuratore del libro di Demetrio Volcic A cavallo del muro. I miei giorni nell’Europa dell’Est, pubblicato da Sellerio. L'occasione per sfogliare il diario di viaggio di Volcic, disincantato osservatore nel continente della grande storia geopolitica, con le cronache degli anni da inviato nell’Est europeo prima e subito dopo la fine della cortina di ferro. E a seguire, alle 19, sfoglieremo una novità: l'ultimo thriller dello scrittore Tullio Avoledo, Come si uccide un gentiluomo, uscito nei giorni scorsi per Neri Pozza. Un romanzo nerissimo e dolce, arrabbiato ed esilarante, tenero e feroce, che rispecchia alla perfezione il mondo di oggi, ugualmente pieno di inquietudine e speranza.

Giovedì 13 febbraio, alle 18, ancora un grande osservatore e narratore del confine, il giornalista e scrittore Paolo Rumiz che dialogherà con il giornalista sloveno Ervin Hladnik Milharčič e con Massimiliano Finazzer Flory del suo ultimo libro, Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa, uscito per Feltrinelli. Una riflessione strettamente legata al tempo che viviamo: non solo per la consapevolezza di un’Europa assediata dalle guerre e governata dai poteri selvaggi dell’economia, ma anche per il proliferare dei »nuovi barbari« che di notte si muovono, digitando parole di odio in rete.

Venerdì 14 febbraio riflettori alle 18 sulla 50/a edizione del Premio Nonino, nell'incontro che vedrà protagonista la storica promotrice Giannola Nonino insieme alla figlia Antonella Nonino, con l’intervento di Elisabetta Sgarbi, fondatrice de La nave di Teseo. Subito dopo, alle 18.30, protagonista sarà lo scrittore triestino Mauro Covacich, per un incontro dedicato alla Trilogia triestina: Svevo, Joyce, Saba che l’autore ha portato in scena nelle ultime stagioni con successo sui palcoscenici italiani, declinando poi quelle lezioni-spettacolo in tre pubblicazioni uscite per La nave di Teseo.

Sabato 15 febbraio alle 10 appuntamento con una figura iconica del nostro tempo, il disegnatore Francesco Tullio Altan, noto e amato per la fulminea verve delle sue vignette, ma anche per la poesia tenerissima dei personaggi rivolti ai giovani lettori. Ripercorrerà la sua opera nel dialogo Le vignette e i fumetti di Altan condotto da Massimiliano Finazzer Flory.

Ulteriore appuntamento, sabato alle 18, legato alla trilogia avviata dal festival Mittefest: L'alba dopo la fine della Storia sarà filo rosso del dialogo sugli anni Novanta tra illusioni e guerre, protagonisti lo scrittore Paolo Di Paolo, autore della terza parte della trilogia teatrale, Inabili alla morte / Nezmožni umreti, e Giacomo Pedini direttore artistico di Mittelfest e ideatore della trilogia.

Domenica 16 febbraio giunge a conclusione la prima settimana della rassegna: alle 11 il panel che verticalizza sul tema Da 'santa' e 'maledetta' a Capitale europea della Cultura. Gorizia tra confini, autonomia e cooperazione Transfrontaliera, con la partecipazione del coautore dell’analisi pubblicata da Cedam, l’accademico Davide Rossi, e con l’intervento del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna. Un dialogo per ripercorrere la vicenda delle »due« Gorizia nel secolo breve: un percorso irto di fratture e condivisioni, con radici che affondano in un passato ricco di cultura e arte, per questo oggi proiettato verso un futuro di sviluppo e cooperazione.

La seconda parte del cartellone “Un viaggio da fare 2025. Friuli Venezia Giulia e GO! 2025 verso una cultura di frontiera” si articolerà la settimana successiva, da lunedì 17 a sabato 22 febbraio, alle 18 negli spazi della Libreria Bocca. Sarà l’occasione per approfondire alcuni eventi espositivi promossi in questi mesi in Friuli Venezia Giulia in collegamento con gli eventi di GO! 2025, a cominciare dalla mostra Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia, che si sviluppa tra il Museo di Santa Chiara a Gorizia e la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea a Monfalcone. Lunedì 17 febbraio il dialogo con il poeta e scrittore Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge e profondo conoscitore dell’opera di Giuseppe Ungaretti, ritroveremo le storie di Ungaretti sul Carso, le battaglie a cui ha partecipato, i momenti di riposo in retrovia, i congedi, e poi il racconto dei luoghi sul Carso.

Martedì 18 febbraio, in dialogo con il docente e saggista Davide Rossi si prosegue con la Presentazione della mostra, Uno spazio nazionale per i Giuliano-dalmati, la vetrina espositiva permanente sugli esuli istriani, fiumani e dalmati allestita presso il Vittoriano in Roma, primo e passo verso la realizzazione del Museo del Ricordo a Roma, dedicato alla memoria dei martiri italiani delle foibe.

Mercoledì 19 febbraio si prosegue con un focus dedicato alla mostra Tullio Crali. Una vita per il Futurismo, in dialogo con il curatore Marino De Grassi: allestita nel corso del 2024, l’esposizione proponeva oltre 200 opere tra dipinti, sculture, disegni, progetti di architettura, scenografie, cartelloni pubblicitari, “sassintesi” e altre creazioni sperimentali e innovative di Tullio Crali, legate anche alla nascita del Futurismo Giuliano.

Giovedì 20 febbraio ancora una ospitalità eccellente, il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores, a Milano in veste di presidente della Giuria dei Corti senza confine, progetti cinematografici arrivati da tanti Paesi europei in vista di GO! 2025, su iniziativa della Direzione centrale cultura e sport della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con la FVG Film Commission – PromoTurismoFVG. Un progetto che ha incentivato filmmakers internazionali a narrare, con una storia inedita e originale, il territorio goriziano e transfrontaliero attraverso i suoi valori, la sua storia, le sue peculiarità. di

Venerdì 21 febbraio il penultimo incontro sul filo rosso A tu per tu con Svevo: un dialogo che sarà intrecciato intorno allo scrittore più rappresentativo del Novecento triestino e di frontiera, protagonista il poliedrico studioso Adriano Bassi, pianista, critico musicale, direttore d'orchestra e scrittore. Gran finale, sabato 22 febbraio, in omaggio a Leonor Fini, geniale icona del Surrealismo, che sarà raccontata da Lorenzo Michelli, curatore e Conservatore della Galleria Regionale d’arte contemporanea Luigi Spazzapan di Gorizia. Proprio a Leonor Fini sarà dedicata la mostra che si aprirà il 26 febbraio a Palazzo Reale a Milano, sulle tracce di un percorso da tempo dedicato agli artisti legati al Surrealismo.

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