Non vuole definizioni, non vuole essere né una donna né un uomo. Cinzia è semplicemente Cinzia, non vuole essere altro che se stessa, ed “è una forza della natura”. Così Leo Ortolani, intervistato dall’Adnkronos, parla della protagonista del suo primo romanzo grafico ‘Cinzia’ edito da Bao Publishing.
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Chi segue da sempre il fumettista pisano, padre della saga quasi trentennale di Rat-man, conosce già il personaggio di Cinzia, la postina transgender perdutamente innamorata, e mai ricambiata, dall'improbabile eroe in costume della serie. Ma Cinzia è una storia per tutti: dove si racconta l'amore, le difficoltà di accettarsi e di farsi accettare, senza perdere l'ironia che contraddistingue lo stile di Leo Ortolani. E infatti, in Cinzia si ride.
L’idea di dedicare il suo primo graphic novel all’eterna spalla di Rat-man nasce da una battuta di Licia Troisi, regina italiana del fantasy che ha firmato la prefazione del libro: “Due anni fa – racconta Ortolani - eravamo a Modena a un doppio incontro. A un certo punto, esordisce con ‘A me e mio marito piacerebbe tanto leggere una grafic novel su Cinzia’ e in quel momento il seme si è piantato nel mio retrocervelletto”.
“Non ci ho fatto caso, e negli anni successivi ogni tanto ci abbiamo scherzato, mentre pensavamo di aver trovato il titolo giusto, la trama giusta. Poi è arrivato Michele Foschini, direttore editoriale di Bao Publishing e mi fa ‘Leo, facciamo il libro su Cinzia?’ Il resto, come si dice, è storia. E pure lunga. Duecento e più pagine per la transessuale più amata dai lettori italiani”.
Avvolta nell’immancabile pelliccia sintetica, fasciata da pantaloni leopardati, con i capelli color platino e il suo sguardo fiero, Cinzia è diventata negli anni un personaggio a tutto tondo, una vera eroina. “Cinzia è una forza della natura. Ha quella gioia di vivere che le permette di superare anche i problemi. Ma non i suoi. Quelli che hanno gli altri, nel rapportarsi con lei. E se non sei una forza della natura, sono cose che ti sfiancano”.
In Cinzia, scrive Licia Troisi nella prefazione, c’è “il nostro perbenismo, la nostra assurda smania di giudicare, ma anche la codardia di chi dovrebbe lottare per i diritti, ma non ce la fa, e si perde dietro ai dettagli rinunciando alle cose davvero importanti. E c’è lei, immensa, divina Cinzia. Che è un po’ tutti noi”.
Nel racconto commedia e dramma si fondono, diventano complici, dando vita ad una storia tenera, divertente ma anche profonda e illuminante. Nell’Italia di oggi, temi come diversità, discriminazione, accoglienza e accettazione di sè, “sono importantissimi” commenta Ortolani.
“Si stanno chiudendo tutti a riccio su patria e famiglia, ma solo la loro. Il resto non è un problema nostro. E peccato che invece sì, dal momento che viviamo tutti sullo stesso pianeta e sarebbe bello che lo facessimo più consapevolmente. Fatto sta che molti problemi nell’accettarsi non ci sarebbero, se chi ti sta attorno non li sollevasse. O li ritenesse talmente grandi da doverti ghettizzare. O isolare. O attaccare. In nome della normalità. La loro”.
La comunità Lgbt ha promosso a pieni voti la storia di Cinzia e il segreto di una buona storia è il “tanto amore per quello che si racconta. E io sono innamorato di Cinzia da vent’anni. Aggiungi un po’ di capacità di scrittura, delle intuizioni belle con cui farcire la storia e un pizzico di fortuna, che non guasta mai. Io sapevo di avere fatto una bella storia. Pare che sia andata oltre, ma non l’ho fatto apposta” scherza Ortolani.
Guardando al futuro, “ho altre storie pronte sulla rampa di lancio, a sfondo scientifico, che ormai è diventata una passione, ma se parliamo di fiction, sono in attesa di maturare delle idee, gettate sempre lì, nel retrocervelletto, dove poi crescono”.
E a proposito di divulgazione scientifica: “nel 2019, se tutto va bene, lavorerò a un secondo volume sullo spazio” (il primo nel 2017 con ‘C’è spazio per tutti’, protagonisti Rat-man e l'astronauta Paolo Nespoli, ndr). Questa volta, racconta Ortolani, “Rat-Man si troverà a fianco di Luca Parmitano, l’astronauta Esa che l’anno prossimo diventerà comandante di missione sulla ISS (Stazione Spaziale Internazionale, ndr), primo italiano della storia. Questa volta parleremo della luna, a cinquant’anni dallo sbarco. Un’occasione per capire cosa è successo prima e soprattutto dopo lo sbarco lunare. Che c’è stato. Parola di Kubrik”.
L’anno scorso con il numero 122 di Rat-Man Collection si sono concluse le esilaranti disavventure del topo eroe senza alcun super potere creato nel 1989 da Ortolani. Rivedremo ancora Cinzia e Rat man? “E chi lo sa? Forse sì, che prima o poi ti viene la 'nostalgia canaglia' degli amici e li vai a trovare”.