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Va all'ultimo incontro: dall'ex calci, pugni e sequestro in stanza hotel

E' accaduto nel napoletano. L'incubo per la vittima, una 22enne, è durato due giorni. L'ex è stato arrestato

Auto dei carabinieri (Fotogramma)
Auto dei carabinieri (Fotogramma)
31 dicembre 2024 | 07.50
LETTURA: 3 minuti

Non si è rassegnato alla fine della loro relazione, le ha chiesto un 'ultimo incontro' poi i calci, i pugni, i morsi e il sequestro in una stanza di un hotel. E' accaduto nel napoletano e l'incubo per la vittima, una 22enne, è durato due giorni ed è finito con l'arresto dell'ex, un 23enne.

Come ricostruito dai carabinieri in una nota, la loro relazione si era conclusa a inizio dicembre dopo una storia durata dieci mesi ma lui non voleva saperne di farla finita. E' la notte di Natale quando il giovane, sotto casa della ex, la vede scendere e salire in un’auto con degli amici. Decide quindi di pedinarli, ma lei se ne accorge. Nasce un breve inseguimento, ma la ragazza con gli amici riesce a far perdere le proprie tracce. L'ex però non si arrende, viene a sapere che la ragazza avrebbe trascorso la notte a casa di un'amica e quindi inizia l’appostamento sotto quell’appartamento tempestandola di messaggi. Alle 13 del giorno di Natale, secondo quanto ricostruiscono in una nota i carabinieri, la vittima decide di rispondere alle chiamate del ragazzo e di acconsentire alla richiesta del 23enne di incontrarlo un'ultima volta.

La scena ripresa con il cellulare

Scesa dalla casa dell'amica e salita sull'auto del giovane, i due si recano in zona belvedere del parco del Vesuvio. A un tratto sul cellulare della ragazza arriva un messaggio da una chat di amici e a quel punto il 23enne le strappa lo smartphone dalle mani e lo distrugge. "Afferra la vittima e inizia a picchiarla selvaggiamente con pugni, schiaffi e morsi - sottolineano i carabinieri nella nota - Durante l’aggressione il 23enne riprende la scena con il proprio cellulare". Nelle immagini registrate, riferiscono i carabinieri, "il volto gonfio e sanguinante della vittima e l’attimo in cui lei – riversa a terra – viene colpita alla nuca con un calcio". Lui però, sottolineano i carabinieri, non vuole fermarsi e prende di peso la ragazza mettendola in auto. Durante il tragitto il 23enne si ferma in una farmacia di Secondigliano dove acquista ghiaccio e pomate per gli ematomi. La ragazza ormai è terrorizzata e non tenta neanche più la fuga.

Lui decide di non accompagnarla a casa convinto che debba restare con lui fino a quando non andranno via i lividi. Sono ormai le 19 del Natale e l’auto con a bordo i due prende la strada di Qualiano, a nord di Napoli. Arrivati nei pressi di un albergo il 22enne prende il documento della vittima e, mentre lei rimane in auto, effettua la registrazione in struttura. Nel motel lei entra con in testa un cappuccio di felpa e non proferisce parola. La ragazza, secondo la ricostruzione dei carabinieri, resta con lui in camera pregando l'ex di riaccompagnarla a casa. Passata tutta la notte in hotel, la mattina del 26 dicembre la ragazza riesce a convincerlo: avrebbe detto ai familiari di essere stata picchiata da alcune ragazze per questioni di gelosia. Lui accetta e porta la ragazza dai nonni di lei a Napoli per poi andare via, non prima di averle lasciato lo smartphone con i video.

La ragazza racconta ai nonni quanto concordato con il 23enne ma gli anziani non credono a una parola e all'arrivo della madre della ragazza la verità viene a galla. La giovane viene portata all’ospedale Cto di Capodimonte dove le viene riportata una prognosi di 40 giorni. I sanitari allertano i carabinieri della stazione di Capodimonte e la vittima, dimessa e accolta nella stanza rosa “tutta per sé” della stazione, racconta le ore di agonia ai militari che intanto hanno già acquisito il video delle aggressioni in stretta sinergia con l’autorità giudiziaria partenopea.

L’uomo è fuggito ma i carabinieri trovano la sua auto e, nella serata di ieri, arriva la svolta: il 23enne viene trovato in un b&b di Agnano dove si era nascosto utilizzando un documento di identità di un suo amico, che è stato denunciato. Il 23enne viene arrestato e trasferito in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria partenopea della quarta sezione, specializzata nei reati di violenza di genere.

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