Due fratelli, uno chirurgo oculista e l'altro ingegnere biomedico, hanno creato Regensight. Il progetto che ha portato alla teranostica e ad nuovo dispositivo, con intelligenza artificiale in grado di aiutare l’oculista nel trattamento personalizzato del cheratocono migliorando i risultati della terapia grazie all’applicazione della giusta dose della molecola terapeutica di riboflavina (vitamina B2) nella cornea.
Il cheratocono è una patologia degenerativa della cornea che provoca l’assottigliamento del tessuto corneale fino a rovinare la cornea e la visione. L’incidenza in Italia è oltre l’1% della popolazione e colpisce in età giovanile. La conoscenza del problema e il crescente utilizzo della topografia corneale hanno contribuito a far emergere il cheratocono da malattia rara fino al 2010, anno in cui è stata eliminata dalla lista delle malattie rare dall’Oms, a patologia ‘frequente’ ma ‘sommersa’ e sotto-diagnosticata. Il guanto di sfida a questo disturbo è stato lanciato dai fratelli Lombardo, Marco (chirurgo oculista) e Giuseppe (ingegnere biomedicale), che hanno puntato su Regensight, il progetto che ha portato alla teranostica e a un nuovo dispositivo con intelligenza artificiale, in grado di aiutare l’oculista nel trattamento personalizzato del cheratocono migliorando i risultati della terapia grazie all’applicazione della giusta dose della molecola terapeutica di riboflavina (vitamina B2) nella cornea.
“In un giovanissimo paziente di 16 anni dopo un anno dal trattamento, siamo riusciti a rigenerare la struttura della cornea. Oggi vede con 10 decimi”, sottolinea Marco Lombardo, illustrando i risultati del ricerca clinica, che vede anche diversi brevetti registrati, oggi a Roma al Tecnopolo di Lazio Innova. "La macchina apprende durante l’utilizzo da parte del chirurgo oculista - ha spiegato all’Adnkronos Salute - Offriamo una qualità migliore di vita ai ragazzi che hanno questo problema. Serve fare una diagnosi precoce, e serve una visita di screening per intercettare i casi di cheratocono”. La startup Regensight ha avuto il finanziamento e il sostegno di Lazio Innova. Nel 2024, ultimato il percorso dello studio, la macchina dovrebbe essere a disposizione degli oculisti che “stiamo già formando da remoto tramite Fad”, precisano i Lombardo.
Il progetto per la cura del cheratocono parte dai limiti dell'attuale procedura di 'cross-linking' corneale per la cura del cheratocono, quali l'elevata variabilità di efficacia (tra il 10% e il 90%) e l'incapacità di comprenderne l'esito terapeutico se non dopo almeno un anno di controlli medici. Combinando ricerca medica e razionalità ingegneristica, i fratelli Lombardo hanno creato un sofisticato strumento di teranostica. "Grazie all'implementazione di tecniche di diagnostica molecolare per immagini, la piattaforma di teranostica abilita l'operatore a raggiungere l'effetto terapeutico desiderato grazie all'applicazione della giusta dose della molecola terapeutica di riboflavina (vitamina B2) nella cornea (l'esatta dose terapeutica) e alla sua foto-attivazione precisa con la giusta dose di energia di luce Uv-A nelle aree più deboli della cornea", hanno spiegato durante la presentazione.
In definitiva, la tecnologia trasformativa combina la terapia alla diagnostica avanzata per immagini in un unico strumento che assiste e guida il medico oculista ad eseguire un trattamento personalizzato per arrestare in modo definitivo la progressione della patologia in ogni paziente, superando i limiti delle terapie attuali per la cura del cheratocono. Il paradigma di teranostica per la cura di precisione e predittiva del cheratocono è in corso di validazione nell'indagine clinica 'Assessment of theranostic guided riboflavin/UV-A corneal cross-linking for treatment of keratoconus'. Sono stati arruolati 50 pazienti, tra 18 e 40 anni di età, affetti da cheratocono progressivo e trattati presso tre importanti cliniche universitarie in Italia tra aprile 2022 e gennaio 2023: Azienda ospedaliera-universitaria Careggi, Università di Firenze; Azienda ospedaliera universitaria 'G. Martino', Università di Messina; Azienda ospedaliera universitaria 'Mater Domini', Università Magna Graecia di Catanzaro, con Vincenzo Scorcia (responsabile del trial clinico).
"Oggetto dello studio clinico è la raccolta dei dati di teranostica, registrati dalla piattaforma di Regensight durante il trattamento, e dei dati strumentali sui pazienti fino a 12 mesi dal trattamento. L'analisi dei dati, che sono molto promettenti e potrebbero davvero portare alla cura definitiva del cheratocono, avrà come scopo la convalida del nuovo paradigma di cura basato sulla teranostica per la cura personalizzata del cheratocono. Il completamento delle attività dello studio e di certificazione della piattaforma è previsto entro la prossima estate, quando lo strumento di teranostica inizierà ufficialmente a 'lavorare' per il bene della vista di chi soffre della degenerazione", conclude Marco Lombardo.