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Studente accoltellato, lo sgomento di piazza Testaccio: "Mai una cosa del genere dagli anni ‘70"

Un testimone: "Il ragazzo con il coltello non era della nostra scuola"

Piazza Testaccio (Adnkronos)
Piazza Testaccio (Adnkronos)
24 gennaio 2025 | 16.44
LETTURA: 2 minuti

“Qui non si vedeva una cosa del genere dagli anni ‘70. Il quartiere è tranquillo, è ancora un Rione come a Roma ne sopravvivono pochi”. A piazza Testaccio, nel cuore della Capitale, si fatica a realizzare quanto accaduto nemmeno 24 ore fa, quando uno studente 17enne dell’istituto Ciofs di via Ginori è stato accoltellato alla gola. “I ragazzi sono più aggressivi, c’è un senso di branco che li fa sentire invincibili - racconta Assunta che vive proprio nella strada della scuola - quando escono dalle lezioni si mettono in mezzo alla strada e rendono perfino complicato per le auto passare. Io talvolta ho paura a uscire la sera”.

“Erano circa le 14.30, momento in cui molti dei negozi sono chiusi - dice Valerio, che lavora in una delle attività affacciate sulla piazza - all’inizio pensavo si trattasse di un mendicante che aveva avuto un malore, poi sono arrivate le pattuglie e abbiamo saputo del ragazzino. Certo, a 17 anni in giro con il coltello, fa paura”.

“Quello che ha tirato fuori la lama non era della nostra scuola. Prima è partita una rissa e qualche pugno, poi lui ha tirato fuori il coltello e l’ha colpito. Sono rimasto scioccato”. Così uno dei testimoni della rissa. A innescare lo scontro sarebbe stata una spallata nei corridoi della scuola, l’istituto Ciofs di via Ginori, fra il ragazzo filippino e un altro compagno nordafricano. Il tutto sarebbe poi degenerato nello scontro in piazza con l’intervento di un terzo ragazzo, estraneo alla scuola.

“Mia figlia non aveva saputo niente a scuola fino a stamattina. Certo, le liti ci sono sempre nelle scuole ma il personale è bravo a sedarle subito. Oggi le lezioni sono state regolari, mi aspettavo di vedere più polizia all’ingresso, forse sono venuti durante l’orario scolastico”, sottolinea Fabrizio, in attesa dell’uscita di sua figlia dall’istituto Ciofs di via Ginori. “Mio nipote era tornato a scuola proprio ieri dopo mesi di alternanza scuola lavoro ed è avvenuto questo fatto - racconta una nonna - lui si è trovato in mezzo ed è tornato a casa dopo mezzanotte: era in questura con la madre per deporre come testimone. La scuola è seria e rigorosa, il personale è più che severo e professionale, non dà preoccupazioni. Purtroppo, gente del genere ci sta da tutte le parti. Ragazzi che si danno arie, fanno i bulli, neanche escono che sono già tutti parolacce e sigarette”.

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