L'esperto: "Siamo usciti dalla fase dell'obbligo, capire che serve una cultura del senso civico"
"La scuola è da sempre fucina di virus che trovano un terreno fertile tra i bambini e i giovanissimi. Offrire una mascherina agli studenti? Non ci vedo nulla di male e non credo sia un danno. Siamo usciti dalla fase dell'obbligo sulle misure anti-Covid. Ora dovremmo aver capito che serve una cultura del senso civico. Se ho contatti con persone fragili dovrò cercare di difenderli ecco che la mascherina è uno strumento corretto". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e tropicali (Simit) e professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma, interviene sull'inizio delle scuole e il rialzo dei casi Covid in Italia.
"In ospedale stiamo osservando un aumento dei ricoveri Covid, sono anziani e fragili, qualcuno non è vaccinato e altri hanno solo una dose - sottolinea l'esperto - Ma, purtroppo, ci sono anche quadri clinici con polmoniti che necessitano del famoso 'casco'. Proprio per questo serve una richiamo alla responsabilità di tutti, quando diciamo che la malattia è una influenza dobbiamo anche dire che di influenza in Italia si muore. Quindi l'invito è di non pensare che Sars-CoV-2 sia più benevolo e che abbiamo risolto completamente la questione perché invece serve rialzare l'attenzione ed essere prudenti. Cosa vuol dire? Se si usano i mezzi pubblici o si vive con anziani e fragili è consigliata la mascherina".