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Omicidio Sharon Verzeni, i funerali: "La mano di Caino ha colpito ancora"

Le esequie nella chiesa di San Vittore Martire di Bottanuco nel bergamasco. Il padre del fidanzato: "Spero prendano il colpevole"

Funerale di Sharon Verzeni, foto Adnkronos e dal profilo Facebook della vittima
Funerale di Sharon Verzeni, foto Adnkronos e dal profilo Facebook della vittima
03 agosto 2024 | 11.24
LETTURA: 2 minuti

Oggi i funerali di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa a coltellate nella notte tra lunedì 29 luglio e martedì 30 a Terno d’Isola. Le esequie nella chiesa di San Vittore Martire di Bottanuco, suo paese natale. Ad accompagnare la bara bianca nel suo ultimo viaggio verso il cimitero, oltre ai familiari della vittima - il padre Bruno, la madre Maria Teresa, i fratelli Christopher e Melody e il compagno Sergio Ruocco - amici e conoscenti della famiglia. E, poi, i sindaci di Bottanuco, Rossano Pirola, e Terno d'Isola, Gianluca Sala. Davanti al carro funebre, poco prima della partenza del corteo, i familiari si sono abbracciati.

Fuori dal municipio bandiere a mezz’asta: il Comune ha indetto una giornata di lutto cittadino. "Un angelo è volato in cielo. La tua gioia e il tuo dolce sorriso saranno sempre nel nostro cuore. Sicuri che ci rivedremo" si legge sul manifesto funebre esposto fuori dalla chiesa.

L'omelia del parroco

"È accaduta una tragedia e non ci sono parole migliori per addolcire la pillola" ha detto don Corrado Capitanio, parroco del comune di Bottanuco, nel corso dell'omelia funebre. "Una tragedia improvvisa. La prima immagine che viene alla mente è quella di dire che ancora una volta la mano di Caino ha colpito, che ancora una volta il male ha vinto perché ha spezzato una giovane vita. Perché ha interrotto dei progetti, dei sogni, dei desideri di vita insieme". "Padre nelle tue mani consegno il mio spirito e noi siamo qui a dare nelle mani del Padre Sharon" aggiunge don Capitanio.

"Preghiamo anche per la conversione di chi ha prestato la mano al male, perché questi drammi non accadano più, così che la conversione possa diventare anche redenzione, così che nessuno viva più in esperienza come questa, come i suoi familiari che restano con questo dolore. Vogliamo pregare anche per coloro che in questi giorni stanno lavorando per la ricerca della verità, ce lo stiamo augurando tutti, perché lo spirito santo illumini e guidi il loro operato" conclude.

Il padre del fidanzato: "Spero prendano il colpevole"

"Erano già sposati in Comune. Era da tanto che chiedevo un erede, credo ci stessero pensando" ha affermato oggi il padre di Sergio Ruocco, il compagno di Sharon Verzeni. Rispondendo alle domande dei cronisti che gli chiedevano notizie sulla situazione del figlio, Ruocco ha risposto che "non dice niente. Lo hanno interrogato e lo interrogheranno ancora", ma "reagisce bene". Di quella notte afferma che Sergio "ha visto che Sharon era in ritardo, non rientrava. Poi sono arrivati i carabinieri e lo hanno buttato giù dal letto". "Speriamo che lo prendano" ha poi concluso.

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