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Morte Ramy, Sala: "Carabinieri hanno sbagliato"

"Ci sono alcuni che sbagliano e poi c’è il grosso dei carabinieri che fa cose giuste. Qui hanno sbagliato"

Beppe Sala
Beppe Sala
16 gennaio 2025 | 14.11
LETTURA: 3 minuti

"Qui i carabinieri hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di 20 minuti e in ogni caso quelle parole sono inaccettabili". Giuseppe Sala, sindaco di Milano, si è espresso così sul caso della morte di Ramy Elgaml, il giovane deceduto dopo lo schianto dello scooter su cui viaggiava e che era guidato da un altro ragazzo. I due erano inseguiti da un'auto dei carabinieri: i militari sono al centro di un un'inchiesta deve stabilire la dinamica dell'episodio.

Sul video registrato dalla dashcam di una delle auto dei carabinieri, che documenta l'inseguimento al motorino, "mi son fatto l’idea che ora, come dice il padre, non dobbiamo andare addosso ai carabinieri. Ci sono alcuni che sbagliano e poi c’è il grosso dei carabinieri che fa cose giuste. Qui hanno sbagliato, hanno fatto un inseguimento notturno di 20 minuti e in ogni caso quelle parole sono inaccettabili", ha detto Sala a Rtl 102.5 riferendosi anche alle frasi pronunciate da alcuni carabinieri nel corso e alla fine dell'inseguimento.

"Dobbiamo anche riconoscere che le forze dell’ordine fanno una fatica tutti i giorni per cercare di garantire la nostra sicurezza" ha sottolineato il sindaco. A chi gli chiedeva poi se a Milano si integrano bene le persone immigrate, dappertutto, Sala ha risposto: "Del tutto ovviamente no. Però posso dire che quando si parla di periferie, c’è stato un grande miglioramento in tanti luoghi periferici. Poi ci sono realtà, come il Corvetto e San Siro, dove dobbiamo ancora lavorare, ne siamo assolutamente consapevoli".

La vicenda Ramy "spiega e dice tante cose - ha evidenziato Sala -. Da un lato il malessere che si cova in certe parti della città, e dall’altro basta guardare la reazione della famiglia di Ramy e del padre in particolare, che è veramente incredibile. Quel ragazzino, come nessuno di noi, non sarà stato un santo, ma aveva la bandiera dell’Italia in camera. Stiamo attenti a creare queste categorie, sennò non andiamo da nessuna parte. Sono meravigliato dalla continua reazione del padre di Ramy e dalla continua capacità di stare dalla parte giusta. Poi che ci sia ancora da lavorare è assolutamente certo".

Il tema della sicurezza è di attualità, in particolare a Milano. "Elly Schlein ha ragione su un punto: non si può attribuire tutto al tema immigrazione. E che la destra soffi sul fuoco, questo da sempre. Sono 9 anni che sono sindaco, me ne sono fatto una ragione, e alla fine è sempre colpa del sindaco", ha detto Sala rispondendo a chi gli chiedeva se ha ragione la segretaria del Pd quando dice che sui presunti autori di episodi violenza c’è una parte politica che soffia sul fuoco o se esiste un problema oggettivo con l'immigrazione da gestire.

"Io sono qua perché capisco e non vivo sulla Luna - ha spiegato -. Quando vado al bar, la gente mi parla di sicurezza, stadio, e se questo è il sentimento, chi fa il sindaco deve esser pronto ad ascoltare e fare le cose". Quindi, "lo dico a tutti i miei concittadini e concittadine - ha evidenziato Sala -. Noi dell’immigrazione, facciamocene una ragione, abbiamo bisogno. La nostra bella vita, quando vai al ristorante...chi sta in cucina? Quando cerchi un infermiere, una badante, il lavoro in casa. Quindi mettere tutto insieme non va bene. Il punto è che ciò non deve portare alla rinuncia di vivere in una realtà dove la gente si sente sicura".

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