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Milano, rimosso il murale sull'antisemitismo dedicato a Liliana Segre

Nelle settimane scorse era stato vandalizzato. L'artista Palombo: "Profondo imbarazzo, è ulteriore scempio"

Prima e dopo, il murale 'Anti-Semitism, History Repeating'
Prima e dopo, il murale 'Anti-Semitism, History Repeating'
02 dicembre 2024 | 15.31
LETTURA: 2 minuti

Dopo essere stato vandalizzato, il murale 'Anti-Semitism, History Repeating' è stato cancellato. L'opera realizzata dall'artista aleXsandro Palombo il 30 settembre scorso per onorare la memoria delle vittime dell’Olocausto, ritraeva Liliana Segre e Sami Modiano con la divisa a righe e un giubbotto antiproiettile con la stella di David.

"Davanti alla rimozione dell'opera su Liliana Segre e Sami Modiano provo profondo imbarazzo", ha detto l'artista. "A Milano si è aggiunto scempio allo scempio, il modo migliore per nascondere l’antisemitismo, in un momento in cui l’antisemitismo dilaga e qualcuno decide anche di negare la cittadinanza onoraria ad una donna sopravvissuta all’Olocausto". A Liliana Segre e a Sami Modiano l'artista invia "un caloroso abbraccio e un ringraziamento per le loro testimonianze".

Le reazioni internazionali

Il murale, che campeggiava a Milano, in Piazzale Loreto angolo Via Andrea Costa, aveva fatto il giro del mondo. Nelle settimane scorse infatti era stato vandalizzato: le stelle di David erano state cancellate e il volto della senatrice a vita sfregiato, mentre era rimasto intatto il numero di matricola 75190 che le fu tatuato sull'avambraccio sinistro dopo la deportazione al campo di Auschwitz-Birkenau. Un dettaglio del murale che non era sfuggito a Liliana Segre che era rimasta piuttosto scioccata e aveva dichiarato: "Mi hanno tolto il volto, la mia identità, hanno cancellato la stella gialla ma mi hanno lasciato il numero tatuato sul braccio".

Lo sfregio aveva suscitato forte indignazione e preoccupazione da parte della politica e l'artista aleXsandro Palombo aveva deciso di non intervenire e aspettare prima di riparare le parti dell'opera danneggiata, poiché riteneva che fosse un importante documento testimoniale che mette in luce la deriva dell'antisemitismo.

Dall'emittente televisiva americana Fox News al New York Post, dall'inglese Daily Telegraph alla testata israeliana Jerusalem Post, del murale avevano parlato molti media internazionali. Anche l'Anti-Defamation League la principale agenzia nazionale con sede a New York relazionata ai diritti civili e ai diritti umani nel contrasto all'antisemitismo aveva condannato duramente l'azione antisemita e lo sfregio dell'opera.

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