"Il disagio c'è anche se vai nei quartieri altolocati. Secondo le zone, secondo i quartieri malfamati o meno, uno prende l'atteggiamento da dove abita e da dove è abituato a stare"
"Mi sono fatto l'idea che tutti vogliono apparire. E quindi, pur di apparire, sono anche in grado di commettere magari un delitto". Così all'Adnkronos Massimo Boldi commenta la rabbia dei giovani maranza che l'altra sera nel quartiere Corvetto di Milano hanno commesso devastazioni e incendi.
Al centro della questione, secondo l'attore milanese, c'è un problema educativo: "Più andiamo avanti con gli anni - dice - più i genitori sono sempre più permessivi: più che dire mi raccomando, non sono capaci", afferma. "Una volta i nostri nonni tiravano fuori la cinghia", continua.
Ora, senza arrivare a questi estremi, fa capire l'attore, i genitori dovrebbero reimparare ad educare: "Libertà, diciamo, ma vigilata". Secondo Boldi, "il disagio c'è anche se vai nei quartieri altolocati. Secondo le zone, secondo i quartieri malfamati o meno - spiega - uno prende l'atteggiamento da dove abita e da dove è abituato a stare".