"Anche nella prossima legge di Bilancio vogliamo muoverci in modo serio, responsabile e con i piedi per terra. Dobbiamo avere la consapevolezza come sistema-Paese - lo giudicherei irrispettoso, e parlo anche in qualità di presidente di Regione Fvg - pensare che ad ogni Manovra bisogna semplicemente alzare più forte la voce per chiedere sempre più soldi". A dirlo il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso della presentazione della seconda edizione del Festival delle Regioni, moderata da Fabio Insenga, vicedirettore dell’Adnkronos.
“Sarà un Festival delle Regioni ad ampio respiro, innovato e aperto, che analizzerà e lavorerà sulle prospettive del nostro Paese -precisa il presidente del Friuli Venezia Giulia- Intendiamo fornire delle proposte concrete nel segno riformatore del documento finale della prima edizione di Milano. Puntiamo la bussola su infrastrutture e grandi eventi, che portino sviluppo e difendano il territorio. Accettiamo quindi la sfida del Pnrr, dall’assistenza territoriale all’attrazione di talenti e investimenti. Anche sull’internazionalizzazione dobbiamo mettere in gioco la nostra capacità di fare sistema Paese, di essere al centro di vetrine mondiali, di studiare e applicare strategie istituzionali comuni su eventi e manifestazioni di interesse internazionale”, aggiunge. “Dobbiamo sfruttare insieme tutte le possibili opportunità di crescita e sviluppo, dando risposte ai problemi dei cittadini, ascoltando esperti e i suggerimenti delle imprese. Le Regioni vogliono essere dei motori del cambiamento, che favoriscano la realizzazione di progetti, programmi e grandi eventi nel nostro Paese”, conclude.
“Sulla spesa pubblica sono necessarie scelte strategiche che servono al Paese. C’è bisogno di responsabilità da parte di tutti”, continua Fedriga. “Non possiamo non sottolineare l'esigenza del Servizio sanitario nazionale - aggiunge -, non chiediamo più soldi a prescindere su tutto, ma ci sono delle necessità, esigenze primarie per i nostri cittadini". "Vorremmo far percepire - sottolinea- , non a questo governo ma anche a quelli che si succederanno, che quando le Regioni - penso alle parte infrastrutturale, all'attrazione di investimenti, allo sviluppo industriale - sono protagoniste si ottengono risultati migliori".
“La denatalità è il tema dell'Italia e dell'Europa che inciderà in modo più drammatico sul futuro del nostro paese -sottolinea Fedriga- La denatalità si porta dietro dei problemi che conducono alla morte di un paese. Ci sono misure che si possono mettere in campo, ma ho paura che non siano risolutive. Le risorse per la famiglia aiutano, penso tuttavia che esista un problema di carattere culturale, europeo e occidentale. La denatalità non si risolve purtroppo solo con le risorse, dobbiamo porci il problema di come andare a modificare l'approccio sociale e culturale delle nostre comunità”.