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Maker Faire Roma, ricerca italiana svela forma odori con caschetto-Ia

Passali (Gemelli): "Come una impronta tridimensionale unica"

Il caschetto-Ia sviluppato da Università Cattolica-Gemelli
Il caschetto-Ia sviluppato da Università Cattolica-Gemelli
20 ottobre 2023 | 12.11
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Scoprire che forma tridimensionale hanno gli odori, un'impronta digitale unica del proprio cervello. Sarà possibile farlo per chi andrà al Maker Faire, la Fiera dell'innovazione che si apre oggi a Roma. 'Neuroscent' è un dispositivo per la valutazione olfattiva oggettiva che utilizza la classificazione basata su 'machine learning' delle misurazioni Eeg (elettroencefalogramma). I segnali Eeg acquisiti tramite un dispositivo Eeg indossabile - un caschetto con un sistema wireless - vengono trasmessi per l'analisi in tempo reale. Modelli di 'deep learning' estraggono caratteristiche dai segnali Eeg, addestrando un modello di classificazione per differenziare le risposte olfattive. La ricerca è firmata dal Policlinico Gemelli Irccs di Roma e vede coinvolti Giulio Cesare Passali, aggregato di Clinica otorinolaringoiatrica; Mariaconsiglia Santantonio, specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale; Giuseppe Maulucci, del dipartimento di Neuroscienze dell'Istituto di Fisica dell'Università Cattolica di Roma.

Il progetto di ricerca Neuroscent fornisce valutazioni quantificabili in tempo reale, aiutando l'assistenza sanitaria, l'industria alimentare e il monitoraggio ambientale. "Sono 25 anni che mi occupo di olfatto - spiega Passali all'Adnkronos Salute - Con Neuroscent abbiamo usato un caschetto hi-tech già esistente sul mercato, che si usa per aiutare la concentrazione nello yoga o per comandare un mouse con il pensiero, e noi l'abbiamo adattato per studiare le onde cerebrali sotto stimolazione olfattiva per vedere nel dettaglio quali aree del cervello vengono stimolate quando sentiamo un odore. Poi, grazie all'intelligenza artificiale elaboriamo i dati che otteniamo con l'Eeg Ai, mai standaridizzati prima, e che ci permettono di monitorare se una persona percepisce o meno gli odori".

"Stiamo già valutando pazienti sani e malati - sottolinea il docente - grazie all'attivazione corticale dopo la stimolazione dell'olfatto. Questo ci permette di studiare le correlazioni con la componente emotiva, con il dolore cronico e la depressione. Chi verrà al Maker Faire si potrà sottoporre a questi tracciati Eeg e avere una impronta bi o tridimensionale del proprio olfatto. Una sorta di impronta digitale degli odori percepiti dal cervello".

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