
Passali (Gemelli): "Come una impronta tridimensionale unica"
Scoprire che forma tridimensionale hanno gli odori, un'impronta digitale unica del proprio cervello. Sarà possibile farlo per chi andrà al Maker Faire, la Fiera dell'innovazione che si apre oggi a Roma. 'Neuroscent' è un dispositivo per la valutazione olfattiva oggettiva che utilizza la classificazione basata su 'machine learning' delle misurazioni Eeg (elettroencefalogramma). I segnali Eeg acquisiti tramite un dispositivo Eeg indossabile - un caschetto con un sistema wireless - vengono trasmessi per l'analisi in tempo reale. Modelli di 'deep learning' estraggono caratteristiche dai segnali Eeg, addestrando un modello di classificazione per differenziare le risposte olfattive. La ricerca è firmata dal Policlinico Gemelli Irccs di Roma e vede coinvolti Giulio Cesare Passali, aggregato di Clinica otorinolaringoiatrica; Mariaconsiglia Santantonio, specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia cervico-facciale; Giuseppe Maulucci, del dipartimento di Neuroscienze dell'Istituto di Fisica dell'Università Cattolica di Roma.
Il progetto di ricerca Neuroscent fornisce valutazioni quantificabili in tempo reale, aiutando l'assistenza sanitaria, l'industria alimentare e il monitoraggio ambientale. "Sono 25 anni che mi occupo di olfatto - spiega Passali all'Adnkronos Salute - Con Neuroscent abbiamo usato un caschetto hi-tech già esistente sul mercato, che si usa per aiutare la concentrazione nello yoga o per comandare un mouse con il pensiero, e noi l'abbiamo adattato per studiare le onde cerebrali sotto stimolazione olfattiva per vedere nel dettaglio quali aree del cervello vengono stimolate quando sentiamo un odore. Poi, grazie all'intelligenza artificiale elaboriamo i dati che otteniamo con l'Eeg Ai, mai standaridizzati prima, e che ci permettono di monitorare se una persona percepisce o meno gli odori".
"Stiamo già valutando pazienti sani e malati - sottolinea il docente - grazie all'attivazione corticale dopo la stimolazione dell'olfatto. Questo ci permette di studiare le correlazioni con la componente emotiva, con il dolore cronico e la depressione. Chi verrà al Maker Faire si potrà sottoporre a questi tracciati Eeg e avere una impronta bi o tridimensionale del proprio olfatto. Una sorta di impronta digitale degli odori percepiti dal cervello".