La ricerca condotta in esclusiva per il programma televisivo di Rai 3 'Agorà' dal team di analisi di Socialcom
DeepSeek, il nuovo modello AI cinese, conquista milioni di utenti ma scatena un acceso dibattito online. Tra prestazioni avanzate, censura governativa e impatti sul mercato tech, ecco cosa sta accadendo. Una ricerca condotta in esclusiva per il programma televisivo di Rai 3 'Agorà' dal team di analisi di Socialcom con la piattaforma Socialdata ha rilevato quasi 4 milioni di post e 30 milioni di reazioni in tutto il mondo. Il dibattito online si è diviso quasi equamente tra entusiasti e critici.
Nella fase iniziale prevalgono le opinioni positive. Tra i principali punti di forza evidenziati emergono il prezzo, la flessibilità del codice e le prestazioni nel ragionamento, ottenute senza l’impiego dei potenti chip americani. Molti utenti hanno sfruttato questo successo per criticare Trump e il suo fondo da 500 miliardi di dollari destinato allo sviluppo dell’AI. Il picco di visibilità in questa fase coincide con il posizionamento dell’app al primo posto sull’App Store.
Successivamente, il dibattito assume toni più critici. Le prime preoccupazioni emergono con il crollo delle azioni del settore tech, che in un solo giorno ha perso mille miliardi di dollari, colpendo in particolare il produttore di chip Nvidia. Parallelamente, i test sull’AI rivelano la presenza di censure imposte dal governo cinese: basta, ad esempio, chiedere informazioni su Taiwan o Tienanmen per ottenere risposte filtrate. Dal pomeriggio del 29, l’applicazione risulta non più disponibile in Italia.
A parte i giudizi contrastanti dei leader di ChatGPT, che prima hanno definito "impressionante" DeepSeek, salvo poi parlare di furto intellettuale, e la soddisfazione espressa dal politico socialista Varoufakis per le perdite di Wall Street, regna la prudenza: sul tema non si sono ancora espresse altre voci rilevanti. La discussione è diffusa su scala globale, ma si concentra soprattutto negli Stati Uniti, i più direttamente coinvolti nella competizione con la Cina e nelle implicazioni geopolitiche. Seguono l’Europa, il Giappone e le potenze emergenti Turchia, India e Brasile.
"Il lancio di DeepSeek ha generato un acceso dibattito globale”, ha spiegato nel corso di Agorà su Rai 3 Luca Ferlaino, fondatore di Socialcom, illustrando la ricerca condotta in esclusiva per la trasmissione. “Da un lato, gli entusiasti esaltano la gratuità, l’apertura agli sviluppatori e le prestazioni avanzate, al punto da utilizzarlo per attaccare Trump e Wall Street; dall’altro, gli scettici sollevano preoccupazioni su privacy, sicurezza e censura, evidenziata dall’impossibilità di ottenere risposte su temi sensibili come Tienanmen o Taiwan".