
Il sindacato Anaao lancia la campagna #Bastaggressioni: "Servono filtri per l'accesso, accogliendo non solo i pazienti ma anche i loro familiari"
'Anche tu puoi prenderti cura di me: #Bastaggressioni'. Per la Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari - mercoledì 12 marzo - il sindacato dei medici dirigenti del Servizio sanitario nazionale Anaao Assomed ha scelto un messaggio diretto ai cittadini e ai pazienti. "Con il volantino che sarà affisso negli ospedali e distribuito ai pazienti - spiega Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed - vogliamo rivolgerci a chi insieme a noi vive disagio e preoccupazione dovuti non solo alla malattia, ma anche alle difficili condizioni in cui lavoriamo che troppo spesso generano reazioni violente".
"Purtroppo - afferma il leader sindacale - nonostante l'inasprimento delle misure adottate dal Governo, il fenomeno non accenna a diminuire per ragioni che probabilmente nessuna misura repressiva sarà capace di fermare. Da un lato c'è la difficoltà ad accedere alle cure, soprattutto quelle in urgenza per i ben noti problemi di carenza di personale e di una organizzazione lacunosa. Dall'altro si è spezzato il rapporto di fiducia medico-paziente sostituito dal dottor Google e da diagnosi e terapie fai-da-te somministrate dai social o dalla Rete, un rapporto quindi che va rifondato dalle basi".
"Chiediamo - conclude Di Silverio - interventi normativi per riformare il percorso di cura del paziente a partire ad esempio da una diversa organizzazione dell'accesso in ospedale, che deve prevedere la creazione di filtri accogliendo non solo i pazienti, ma anche i loro familiari, i più frequenti responsabili delle aggressioni che subiamo (il 61% delle aggressioni avviene a carico del familiare secondo l'ultimo studio Anaao). Anche le aziende però devono fare la loro parte, denunciando le violenze e costituendosi parte civile nei processi, nonché rispettando le norme previste dal decreto 81/2008 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Solo in questo modo potremo sentirci meno soli e meno isolati nel nostro lavoro quotidiano".