Tra striscioni e slogan contro la guerra spunta sul muro anche foto di Meloni a testa in giù
Si è concluso al Parco della Rimembranza, punto di arrivo, il corteo di protesta contro il G7 che ha attraversato oggi pomeriggio le strade di Fasano, a pochi chilometri da Borgo Egnazia sede del summit. Alla manifestazione, organizzata dal Tavolo di coordinamento NoG7, hanno preso parte movimenti, sindacati di base, studenti e cittadini dietro lo striscione 'No guerre, no G7, fermiamo la distruzione della terra'.
Tante le bandiere dei Cobas e della Palestina portate in piazza. “La Puglia non è zona di Guerra, no al G7 nella nostra terra”, il messaggio sui cartelli esposti e scandito in coro dai manifestanti.
Un corteo, senza incidenti, che i fasanesi hanno seguito scendendo in strada o affacciati ai balconi mentre un elicottero delle forze dell’ordine monitorava la situazione dall’alto. “Possiamo dire di essere contenti di noi stessi, di aver organizzato questa bellissima manifestazione. Una manifestazione di tutti”, ha detto Roberto ‘Bobo’ Aprile, uno dei promotori del tavolo di coordinamento ‘No G7' al termine del corteo. “Oggi avete reso questa città ancora più bella. C’era tanta paura, ma l’abbiamo vinta”, ha aggiunto ribandendo che al corteo hanno preso parte mille persone.
Prima dell'avvio della manifestazione, nel piazzale dove si sono ritrovate diverse decine di manifestanti anche un’ immagine della premier Giorgia Meloni a testa in giù con la scritta “sono fascista”.
“Esprimo la mia condanna per le immagini dei leader del G7 imbrattate di finto sangue e per quella del presidente del Consiglio a testa in giù”, ha affermato il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria dopo le immagini comparse sui muri di largo Palmina Marinelli. “Fasano ha dato in questi giorni una straordinaria dimostrazione di accoglienza e di ascolto delle ragioni di tutti che non può essere macchiata da iniziative di cattivo gusto. La mia solidarietà - dice il sindaco - ai nostri ospiti e in particolare al presidente Meloni”. (dall’inviata Assunta Cassiano)