Tragedia sul lavoro in via Mariti. Giani: "Tre estratti vivi, gravi ma coscienti. Coinvolti otto lavoratori". La presidente Esselunga Capriotti: "Sconvolti, negozi chiusi in segno di lutto"
Il bilancio provvisorio ufficiale del crollo nel cantiere di Firenze è di tre morti, tre feriti e due dispersi. Il dato è stato reso noto dall'assessore regionale alla Protezione civile, Monia Monni, giunta sul luogo dell'incidente. L'unica vittima estratta per il momento dalle macerie è un italiano di 60 anni di Collesalvetti nel livornese. Individuato, però, tra le macerie il corpo di un altro. I vigili del fuoco e proseguono senza sosta le ricerche degli ultimi due dispersi segnalati.
"La situazione è questa: noi abbiamo tre persone che non sono state coinvolte dal crollo degli inerti quindi sono stati presi e portati all'ospedale Careggi, e su loro non c'è pericolo di vita" ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. "Rispetto al foglio di cantiere che accerta la presenza degli operai, in 8 mancano all'appello. Tre sono quelli a Careggi, degli altri 5 uno è morto sul colpo, hanno trovato un corpo esanime ed è stato portato via, un altro si vede dal groviglio di travi, ci sono andati i cani e tutto lascia pensare che sia esanime da stamani". "Da un punto di vista formale parliamo di cinque persone, ma la mia speranza è che magari qualcuno sia segnato sul foglio ma che fossero da un’altra parte - ha aggiunto Giani -. Bisogna vedere, se sono sotto quel groviglio di travi e solai, si può pensare, con buonsenso, che non ci siano più. Oppure si può scoprire togliendo i materiali che erano sul fogli, ma non erano in cantiere".
I tre operai feriti, due dei quali in gravi condizioni ricoverati all'ospedale Careggi, sono cittadini stranieri. Ai cronisti che chiedevano se ci fossero speranze di ritrovare in vita i dispersi, il dirigente dei vigili del fuoco Luca Cari aveva risposto: "Stiamo cercando persone in vita, abbiamo tutto il nostro personale giunto anche da altri comandi. I nostri cani stanno fiutando, speriamo di poter avere notizie positive, è una situazione molto, molto complicata".
La procura di Firenze, guidata dal procuratore capo Filippo Spiezia, ha intanto aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo e crollo colposo relativamente all'incidente sul lavoro avvenuto questa mattina. Il cantiere è stato posto sotto sequestro.
E' stato il crollo del solaio di un prefabbricato a provocare la tragedia nel cantiere edile a nord-ovest di Firenze, quattro le squadre dei vigili al lavoro dalle 9.00 del mattino per le operazioni di soccorso. I tre operai estratti vivi sono "in condizioni molto, molto gravi, ma coscienti", ha detto a 'Rainews 24' il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
"Non possiamo ancora parlare di vittime accertate, è accaduto da troppo poco tempo. Ci sono ancora tre persone sotto le macerie che al momento non danno segni”, ha poi detto Giani. "Le persone coinvolte allo stato attuale sono otto, delle quali tre sono state estratte ancora vigili e presenti in codice giallo, tre sono state portate al Torregalli e una al Careggi", ha continuato aggiungendo: "Ben più problematica è la situazione per altre due persone estratte".
"E' stato un miracolo che nell'incidente la struttura non si sia riversata all'esterno, perché nella strada di fianco stava transitando un pulmino con sopra molti bambini, che sono stati fatti scendere, e portati tutti via di corsa", ha detto ancora.
"A nome mio e del Governo esprimo cordoglio per le vittime del crollo di una trave avvenuto in un cantiere a Firenze". Così, sui social, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. "Seguo con apprensione l'evolversi della situazione e ringrazio quanti stanno partecipando alle ricerche dei dispersi e alle operazioni di soccorso dei feriti. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia", scrive inoltre la premier.
"Solo adesso, al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza, ho saputo di questa tragedia immane" ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. E questo "sia perché ci sono delle persone decedute, e lo sarebbe in ogni caso, poi quando ci sono persone morte sul lavoro questo offende e allarma e crea dispiaceri ulteriori. Non si dovrebbe mai morire di lavoro".
"Condivido con quello che ha detto Landini quando parla della assoluta drammaticità e importanza di questo tema che dovremo affrontare e lo faremo in qualsiasi situazione, ma che questo sia conseguenza di subappalti o di altre cose, come dice Landini, merita di essere accertato. Se fosse appurato andrebbe affrontato anche in quella direzione. Però adesso, dovremmo fare in modo, anche per onorare meglio le vittime, di appurare e aspettare che vengano accertate le cause e poi adeguare le decisioni pubbliche rispetto all'esperienza pratica". "Quella di Firenze è una tragedia inaccettabile che si ripete dentro la logica del subappalto e degli appalti al massimo ribasso che deve essere contrastata a livello nazionale per questo proporrò per la prossima settimana anche agli altri sindacati un'iniziativa generale", ha detto oggi Landini a Pisa. "Non so ancora le dinamiche che ha provocato la tragedia di Firenze. Qualcosa non è andato bene, perché non è normale che poi succede una cosa del genere con un crollo con persone che restano sotto le macerie", dice Piantedosi.
"Esprimiamo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del gravissimo incidente di questa mattina nel cantiere di via Mariti a Firenze. Siamo sconvolti per quanto avvenuto. Il cantiere in costruzione era affidato in appalto a una società terza e siamo a disposizione delle autorità per contribuire a chiarire la dinamica di quanto accaduto e per qualsiasi esigenza. In segno di lutto nel pomeriggio i negozi Esselunga della città di Firenze verranno chiusi”. E' quanto dichiara Marina Caprotti, presidente di Esselunga, in merito al terribile incidente avvenuto questa mattina.
"Ringrazio sentitamente il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per avermi espresso al telefono vicinanza e cordoglio per la tragedia al cantiere di Firenze. Ho proclamato il lutto cittadino per domani con sospensione di tutti gli eventi", scrive sui social il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha appreso la notizia della tragedia mentre si trova in viaggio istituzionale tra Israele e Palestina. "Anticiperò il mio rientro dalla Terra Santa con il primo volo utile", fa sapere Nardella. Domani, sabato 17 febbraio, sarà quindi a Firenze lutto cittadino. Sempre per domani viene ordinata l'esposizione sugli edifici pubblici della bandiera della città di Firenze abbrunata o a mezz’asta, e di segni di lutto sui mezzi di trasporto pubblico e veicoli di servizio pubblico. L'ordinanza inoltre invita "la cittadinanza tutta ad esprimere il proprio cordoglio ed essere vicina alle famiglie così duramente colpite nei loro affetti, osservando almeno un minuto di silenzio alle ore 15 nella giornata di domani sabato 17 febbraio". Il sindaco sarà a quell’ora in piazza della Signoria per osservare il minuto di silenzio insieme ai cittadini che vorranno essere presenti.
Si invitano inoltre “tutti gli esercizi commerciali ad esporre nel corso della giornata nelle proprie vetrine un segno di lutto; gli organizzatori pubblici di manifestazioni o spettacoli ad annullare, ovvero rinviare, in segno di rispetto, gli eventi programmati nelle intere giornate del 17 e 18 febbraio; le scuole superiori a promuovere, non appena possibile, in accordo con le autorità scolastiche competenti, autonomi momenti di riflessione e di approfondimento sul tema della sicurezza sul lavoro”.
L’assessorato allo sport invita tutte le federazioni sportive, enti di promozione sportiva e società sportive a far effettuare un minuto di silenzio all’inizio di ogni competizione di qualsiasi disciplina sportiva in programma in questo fine settimana.
Basta morti sul lavoro, serve una svolta decisiva. Monsignor Luigi Renna, presidente della Commissione Cei per i problemi sociali, il lavoro e la giustizia, interpellato dall’Adnkronos dopo l’ennesima strage di operai a Firenze, lancia un appello affinché non siano più rinviati i monitoraggi sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro. “Ancora dei morti sul lavoro - dice con dolore l’esponente della Cei dopo le nuove ‘morti bianche’ in un cantiere -. Nonostante l'attenzione alta che si mantiene nell' opinione pubblica, le condizioni operative e le responsabilità sulle quali occorrerà fare chiarezza , chiedono una svolta decisiva”.
Il presidente della Commissione della Cei che si occupa dei problemi del lavoro, riflette sul crollo in un cantiere a Firenze: “Alcuni lavori sono più esposti di altri e colpiscono ancora una volta il mondo dell' edilizia e dei suoi cantieri”. Mons. Renna interpella le coscienze di quanti sono chiamati ad intervenire per scongiurare nuove vittime sul lavoro: “A quando un monitoraggio più stringente delle condizioni di sicurezza? A quando un impegno maggiore degli imprenditori nelle situazioni che ormai sono, con ogni evidenza, le più esposte a rischi? La nostra vicinanza e il nostro cordoglio va alle famiglie delle vittime e ai loro compagni di lavoro”.
Fiom e Uilm, insieme alla Cgil e alla Uil proclamano 2 ore di sciopero nazionale per mercoledì 21 febbraio da effettuare in tutti i luoghi di lavoro, anche in assemblea o secondo le modalità stabilite dalle Rsu. Lo rendono noto la Fiom e la Uilm in un comunicato congiunto dopo che questa mattina a Firenze, a seguito del crollo di un cantiere per la costruzione di un supermercato Esselunga, 3 lavoratori hanno perso la vita e al momento altri lavoratori risultano dispersi sotto le macerie. "È l’ennesima tragedia che colpisce i lavoratori in continuità purtroppo con la lunga catena di morti sul lavoro che quotidianamente registriamo lungo tutto il territorio nazionale. Nell'esprimere il cordoglio e la vicinanza di tutti i metalmeccanici alle famiglie degli operai deceduti siamo ancora una volta a denunciare un sistema di appalti e subappalti che non garantisce il rispetto delle norme a tutela della salute e sicurezza", sottolineano Fiom e Uilm. Il nostro grido di allarme, concludono, "è ormai da troppo tempo inascoltato, non è più possibile rimandare, il lavoro e la sicurezza devono tornare al centro del dibattito politico, vanno trovate soluzioni e non parole".