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Esami e visite in farmacia, Uap 'rispettare requisiti e legalità'

Il 27 settembre manifestazione a Roma, Giorlandino: "Facciamo più di 1 mld di prestazioni all'anno e dobbiamo rispettare più di 420 requisiti. Noi siamo una ricchezza per il Ssn, chi viene in ambulatorio ha una risposta in due ore"

Conferenza stampa Uap alla Camera - Adnkronos
Conferenza stampa Uap alla Camera - Adnkronos
27 giugno 2024 | 19.54
LETTURA: 2 minuti

“Non vogliamo togliere quello che il Governo intende dare alle farmacie ma vanno rispettate le regole. Il 27 settembre ci sarà una grande manifestazione a Roma per affermare che non è possibile dire che le farmacie sono già presidi sanitari e non hanno bisogno di requisiti per fare gli esami e le visite. Non è una lotta alle farmacie, ma gli ospedali privati accreditati devono rispettare 420 requisiti e non vedo perché una farmacia non debba rispettarli. In più, serve un medico che deve legittimare l’operato e non c’è oggi in farmacia. Uap rappresenta 95mila strutture sanitarie private accreditate con 350mila dipendenti”. Così Mariastella Giorlandino, presidente dell’Uap, Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, in una conferenza stampa alla Camera sul nodo dell’ampliamento di alcuni servizi come prelievi, esami e visite in farmacia.

"Per noi è fondamentale la legalità - ha precisato Giorlandino - Se si dovesse erogare nella farmacie qualsiasi tipo di attività - ma soprattutto tutto ciò che è clinico - si devono rispettare i requisiti. Noi siamo 95mila strutture su tutto il territorio, siamo capillari. Mi sono sempre molto stupita che negli ultimi interventi si parli di farmacie, di medici di base, ma si dimentica di una realtà come la nostra preziosa. Facciamo più di 1 mld di prestazioni all'anno e dobbiamo rispettare più di 420 requisiti. Noi siamo una ricchezza per il Ssn, chi viene in ambulatorio ha una risposta in due ore".

"Voglio dire al nostro ministro della Salute Orazio Schillaci, che è un medico, guardiamo alla qualità del servizio. Non voglio attaccare le farmacie ma non si può dare una risposta su uno scontrino senza una firma. Qualsiasi attività, anche un Ecg, va montato da un medico cardiologo e non da un farmacista. Alle farmacie dico: non vi offendete, rispettate i 420 requisiti e prendete il personale autorizzato. Perché - conclude - non possiamo giocare sulla salute delle persone, poi se vogliamo mettere dei fondi mettiamoli su chi già fa una procedura che salva le persone".

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