I fatti contestati vanno dall’8 gennaio 2017 al 25 febbraio 2019 e sarebbero avvenuti mediante la somministrazione di farmaci in dosi ampiamente superiori a quelle terapeutiche
Annullata dalla Cassazione l’assoluzione di Leopoldo Wick, infermiere in una Rsa di Offida, in provincia di Ascoli Piceno, accusato dell’omicidio e del tentato omicidio di alcuni anziani ospiti della struttura. La Prima sezione penale della Suprema Corte, accogliendo i ricorsi del procuratore generale e delle numerose parti civili, ha disposto l’annullamento della sentenza con cui la Corte di Assise di Appello di Ancona, ribaltando la decisione di condanna pronunciata dalla Corte di assise di Macerata, aveva assolto, per insussistenza dei fatti, Leopoldo Wick.
I fatti contestati vanno dall’8 gennaio 2017 al 25 febbraio 2019 e sarebbero avvenuti mediante la somministrazione, dall’imputato effettuata nell’esercizio delle mansioni di infermiere, di farmaci in dosi ampiamente superiori a quelle terapeutiche e comunque controindicati rispetto al quadro clinico delle singole vittime.
La Corte di Cassazione ha escluso l’esistenza di cause di inutilizzabilità del materiale probatorio utilizzato nei processi di merito e ha rilevato la carenza della motivazione della sentenza impugnata alla luce dell’ampia articolazione argomentativa di quella di condanna oggetto di integrale riforma in appello.