L'ex compagno della premier e volto Mediaset rompe il silenzio dopo 13 mesi. E a Dritto e Rovescio dice: "C'è volutamente un disegno dietro, per qualcuno non potevo neanche esercitare la professione di giornalista"
"Ci ho messo due mesi a rivedere quel fuorionda che ha sgretolato la mia vita nell'arco di una notte". Dopo 13 mesi di silenzio, Andrea Giambruno, giornalista, ex compagno della premier Meloni ed ex volto Mediaset, ha ripercorso ieri sera a 'Dritto e Rovescio' la vicenda e le polemiche che ne sono seguite.
"Quando ho rivisto quel fuorionda - confessa - ho avuto paura, non riuscivo a rivedere me stesso e la prima volta che ho rivisto quella cosa lì, io non mi ci sono riconosciuto", ha spiegato in diretta a Paolo De Debbio. Ma sulle polemiche successive alla messa in onda dell'ormai famosa clip, Giambruno spiega: "Quando ti rendi conto che c'è volutamente un disegno dietro... Perché poi diciamoci le cose come stanno: è vero che io ero un giornalista, come tanti altri, però per qualcuno non potevo neanche esercitare la professione, perché a qualcuno dava fastidio. Perché qualunque cosa dicessi veniva presa e passata al lanternino. E comunque qualunque cosa non andava bene e veniva riferita al presidente del Consiglio... Il presidente del Consiglio, a Bali durante il G20, doveva rispondere delle intemerate di Giambruno. E' una cosa folle. Ma perché tutti quanti in questo Paese hanno diritto di espressione, chiunque può dire come la pensa, e io no?", la domanda al conduttore.