Dietrofront nella notte del senatore: secondo fonti sarebbe rientrato in Forza Italia, dopo avere annunciato l'addio
Luigi Vitali non darà "nessun appoggio politico al Conte ter". Ci ha ripensato nella notte, deluso dal mancato accoglimento delle sue richieste in materia di giustizia. Dopo aver dichiarato ieri sera di voler sostenere Giuseppe Conte il senatore ha fatto dietrofront e, raccontano qualificate fonti azzurre, ha deciso di rientrare in Forza Italia comunicandolo alla capogruppo forzista a palazzo Madama Anna Maria Bernini.
A convincerlo, apprende l'Adnkronos, la telefonata di Silvio Berlusconi. Ma c'è chi assicura, riferiscono fonti parlamentari di centrodestra, che anche Matteo Salvini abbia preso il telefono per fare 'moral suasion'.
"Nelle scorse ore ho avuto modo di interloquire con il presidente del Consiglio Conte sottoponendogli l'urgenza e l'importanza per il Paese di una riforma complessiva della giustizia dichiarando il mio appoggio ad un ritorno allo stato di diritto e di garanzie nel processo", premette Vitali.
"È inaccettabile -aggiunge- pensare che in un Paese civile siano stati aboliti i termini della prescrizione quando i processi hanno una media di durata al di là di tutti gli standard europei. Questo ragionamento condiviso con Conte era nel solco di quanto già dichiarato dal presidente Berlusconi sull'apertura ad un governo Istituzionale e a quanto dichiarato dal segretario Matteo Salvini circa la volontà di parlare con chiunque a patto che fossero messi al centro i contenuti di una piattaforma di governo che prevedesse tra gli altri una riforma della giustizia e fiscale".
"Percorsi -conclude- utili ed essenziali per evitare elezioni anticipate che tutt'ora ritengo insensate. Ribadisco dunque nessun appoggio politico al Conte Ter".