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La sentenza

Crac Bpvi, processo: Zonin condannato a 6 anni e 6 mesi

Condannato l'ex presidente della Banca popolare di Vicenza, la pubblica accusa aveva chiesto 10 anni. Sei anni e tre mesi di carcere all'ex vice dg Giustini

Foto Fotogramma
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19 marzo 2021 | 17.56
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L'ex presidente della Bpvi (Banca popolare di Vicenza) Gianni Zonin è stato condannato a 6 anni e 6 mesi anni in primo grado nel processo per il crac dell'istituto vicentino. La pubblica accusa aveva chiesto per Zonin 10 anni.

Il Tribunale di Vicenza ha condannato anche gli ex dirigenti Emanuele Giustini a 6 anni e 3 mesi e Paolo Marin e Andrea Piazzetta entrambi 6 anni. Assolti invece Giuseppe Zigliotto e Massimiliano Pellegrini perché 'il fatto non costituisce reato'. La sentenza è stata letta oggi dalla presidente del collegio giudicante del tribunale di Vicenza, Deborah De Stefani.

I reati contestati agli imputati dai pm Gianni Pipesch e Luigi Salvadori erano di falso in prospetto, ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio. I pm avevano chiesto una condanna per Zonin a 10 anni, 8 anni e 6 mesi per Emanuele Giustini (ex vice dg dell'Istituto), 8 anni e due mesi per i due manager Paolo Marin, Andrea Piazzetta e per il consigliere Zigliotto (ex presidente di Confindustria Vicenza), e per l'altro dirigente Massimiliano Pellegrini 8 anni. Il processo è durato oltre due anni e sono state tenute 115 udienze.

"E' una sentenza storica, emessa dopo un processo complesso, con 116 udienze e 8mila parti civili", sottolinea all'Adnkronos Matteo Moschini, avvocato che assiste un gruppo di 600 risparmiatori della Popolare di Vicenza. I risparmiatori che si sono costituiti parti civili al processo e che hanno aderito all'aumento di capitale del 2014 "potranno giovarsi di questa condanna ai fini civilistici: ci sono circa 106 milioni sequestrati alla Bpvi in liquidazione dalla Procura con cui sarà possibile soddisfare le richieste danni e per cui l'eventuale prescrizione in appello è irrilevante. Per me è questo l'importante, che i risparmiatori -dice- recuperino almeno in parte quello che hanno perso per la gestione disastrosa dell'istituto".

Poco meno di un milione di euro di beni confiscati. A tanto ammonta la cifra decisa dal Tribunale di Vicenza a carico dei quattro condannati per il crac della Bpvi. Nel dispositivo della sentenza letta dalla presidente della corte Deborah Di Stefano infatti è stato disposto la confisca di beni dei condannati (Gianni Zonin, Emanuele Giustini, Paolo Marin e Andrea Piazzetta) per un ammontare di 963 milioni di euro.

Allo stesso modo li ha condannati al pagamento di una provvisionale in favore di Bankitalia pari a 601.000 euro, mentre in favore delle parti civili ha disposto una provvisionale quantificata nel 5% dell’importo nominale del valore delle obbligazioni o delle azioni acquistate, così come risulta dall’atto di costituzione, ma in ogni caso non superiore ai 20.000 euro per ciascuna parte civile.

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