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Covid Italia, report: contagi tornano a scendere, giù i morti

I dati Gimbe: -15,8% casi in 7 giorni. "Oscillazioni da metà agosto, curva è in fase di plateau"

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01 settembre 2022 | 10.08
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Tornano a scendere i contagi Covid in Italia. Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, nella settimana 24-30 agosto si rileva una diminuzione del 15,8% dei nuovi casi rispetto alla precedente (149.701 contagi censiti contro 177.877). In calo del 12,2% rispettivamente i casi attualmente positivi (660.241, quasi 92mila in meno) e le persone in isolamento domiciliare (654.588, quasi 91mila in meno). "Dopo il 'rimbalzo' della scorsa settimana - spiega Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - il numero dei nuovi casi settimanali torna ad assestarsi intorno a quota 149 mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 21 mila casi al giorno, documentando che da metà agosto, al di là di modeste oscillazioni, la curva è in fase di plateau".

In tutte le Regioni si registra un decremento percentuale dei nuovi casi (dal -3,2% della Basilicata al -32% della Sardegna). Rispetto alla settimana precedente, in 98 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -1,3% di Parma al -43% di Gorizia), nelle restanti 9 Province si rileva un incremento (dal +0,3% di Torino al +23,6% di Lecco). L'incidenza si attesta sotto i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le province.

Sul fronte dei test si registra un calo nel numero dei tamponi totali (-7,6%): si è passati da 1.109.070 della settimana 17-23 agosto a 1.024.798 della settimana 24-30 agosto. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti dell'8,7% (-78.565) e quelli molecolari del 2,8% (-5.707). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività si riduce dal 10,4% all'8,3% per i tamponi molecolari e dal 17,4% al 16% per gli antigenici rapidi.

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva quindi un calo del 24,4% dei morti Covid rispetto alla settimana precedente (574 contro i 759 dei 7 giorni precedenti). Continua anche la discesa sul fronte dei ricoverati con sintomi (5.427 contro 6.378, -14,9%) e delle terapie intensive (226 contro 254, in calo dell'11%).

"Sul fronte degli ospedali - afferma Marco Mosti,direttore operativo della Fondazione Gimbe - prosegue il calo dei ricoveri sia in area medica che in terapia intensiva". Dal 26 luglio in 5 settimane i ricoveri sono scesi rispettivamente da 434 a 226 in area critica e da 11.124 a 5.427 in area medica. Al 30 agosto il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è dell'8,5% in area medica (dal 4,2% del Piemonte al 22,7% dell'Umbria) e del 2,5% in area critica (dallo 0% di Molise, Provincia Autonoma di Trento e Valle D’Aosta al 5% dell’Abruzzo). "In calo anche gli ingressi in terapia intensiva - puntualizza Mosti - con una media mobile a 7 giorni di 18 ingressi/die rispetto ai 23 della settimana precedente.

Si registra anche la flessione sul fronte dei decessi, dei 574 registrati negli ultimi 7 giorni 87 sono riferiti a periodi precedenti. La media è di 82 al giorno rispetto ai 108 della settimana precedente.

QUARTA DOSE - Sono ancora oltre 15 milioni gli over 60 e fragili scoperti dalla quarta dose di vaccino anti-Covid secondo il monitoraggio, che avverte: è "inutile e rischioso aspettare i vaccini aggiornati". La quarta dose va fatta "subito". Secondo quanto disposto dalla circolare del ministero della Salute dell'11 luglio 2022, la platea di persone candidate a ricevere il secondo richiamo - da effettuare dopo almeno 120 giorni dalla terza dose (primo richiamo) o dall'infezione post terza dose - è di oltre 17,1 milioni di persone, di cui più di 1,87 milioni non eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni.

Al 31 agosto (aggiornamento ore 06.16) sono state somministrate 2.258.934 quarte dosi, con una media mobile di 9.904 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 10.427 della scorsa settimana (-5%). "Di fatto - commenta il presidente di Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta - rimane un lontano miraggio il target di 100 mila somministrazioni fissato il 13 luglio scorso dalle linee di indirizzo dell'Unità per il completamento della campagna vaccinale". In base alla platea ufficiale (17,1 mln di persone, di cui quasi 5,5 mln 60-69enni, 4,4 mln 70-79enni, quasi 3,7 mln over 80, 3,4 mln pazienti fragili e 88mila ospiti di Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 27 luglio, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 17,3% con nette differenze regionali: dal 6,5% della Provincia Autonoma di Bolzano al 33,1% del Piemonte".

Sul versante popolazione suscettibile, invece, "aumentano le persone a rischio di malattia grave: al 31 agosto si contano ben 15,2 milioni senza quarta dose, oltre a 892 mila non vaccinati, 1,88 milioni senza terza dose. Con la stagione autunnale in arrivo è necessario accelerare al massimo la vaccinazione di over 60 e fragili, senza attendere i vaccini 'aggiornati' per i quali - tra l'altro - non esistono ancora prove di efficacia nel prevenire la malattia grave, sulla quale il 'vecchio vaccino' rimane un'arma eccellente".

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