L’azienda di Malè è passata in pochi anni da 4 a 28 dipendenti e nel 2022 apre al franchising
I mesi di chiusure da pandemia e la crisi internazionale non hanno fermato la crescita di Ciocomiti, l’azienda di Malè (Trento) che in pochi anni si è affermata nel mercato del cioccolato di alta qualità. Nel 2021, l’azienda ha fatto segnare un aumento di fatturato del 77% su anno precedente. "Ciocomiti - sottolinea il Ceo, Matteo Fedrizzi - ha continuato il proprio percorso di crescita. Nel 2021 abbiamo lavorato intensamente per costruire un’azienda ibrida che ci ha permesso di attutire i contraccolpi delle chiusure causate dalla pandemia trasformandoci in un'azienda versatile con una grande capacità di sviluppare idee e prodotti nuovi e innovativi. Grazie anche a cobranding con partner importanti, prodotti di qualità in linea con i gusti e le richieste del mercato. Alle chiusure da pandemia abbiamo risposto con la vendita online ma ora, con le riaperture, intendiamo investire per arrivare al nostro pubblico direttamente”.
L'incremento delle vendite ha trascinato la crescita dell’azienda che nel 2021 ha quasi raddoppiato il numero di dipendenti, passando da 16 a 28 addetti. Solo nel 2018 la forza lavoro era di 4 persone. “Il nostro obiettivo - continua il Ceo Fedrizzi - è di arrivare a un modello di industria 4.0, basata sulla qualità e sullo sviluppo dei nostri prodotti, la sostenibilità del modello di business e l’investimento sul capitale umano, autentica risorsa di Ciocomiti. Nel 2021 sono entrate in azienda delle figure nuove, altamente qualificate, quali ingegneri specializzati nella robotica e nella meccatronica, designer e quality manager”.
I risultati ottenuti nell’ultimo anno e mezzo rappresentano, dunque, la base per lo sviluppo dell’azienda. La novità dei prossimi mesi sarà l'estensione della rete di punti vendita sul territorio. “Proprio in queste settimane - rivela Matteo Fedrizzi - abbiamo avviato la ricerca di partner che entro il 2023 ci dovranno consentire l’apertura di 10 nuovi negozi in franchising. Siamo interessati a lavorare con imprenditori con referenze solide, voglia di crescere e capacità di investimento”.
Ad oggi la rete conta già su quattro punti vendita Ciocomiti: il lab store di Malè, all’interno del polo produttivo, i negozi di Campiglio, Tonale e la prossima apertura di Peio. A questi si aggiungono il Bar Gelateria Tropical e Baita Ciocomiti, struttura sulle piste tra Madonna di Campiglio e Folgarida Marilleva, trasformata a partire dalla scorsa stagione estate un ristorante, dove accanto a piatti di alta qualità è possibile conoscere ed apprezzare i prodotti Ciocomiti. “La scelta di puntare su negozi monomarca - commenta il Ceo Fedrizzi - ci ha premiato. Noi siamo il cioccolato delle Dolomiti, tra i migliori d’italia, ed è per questo che il piano di espansione prevede l’apertura dei nostri store soprattutto nell’area dolomitica e in destinazioni quali Bolzano, Merano, le valli di Fassa, Gardena e Badia. La montagna e, in particolare, le Dolomiti sono nel nostro Dna”.
Il segreto del successo del cioccolato delle Dolomiti sta proprio nella qualità. “Fin dall’inizio abbiamo scelto con cura le migliori aree di produzione del cacao, dal Centro e Sud America, all’Africa per arrivare in Asia. Dai diversi paesi importiamo le fave di cioccolato che selezioniamo accuratamente, tostiamo e lavoriamo nei nostri laboratori di Malè, dove produciamo un'ampia varietà di prodotti”, racconta.
Ma a rendere unico il cioccolato delle Dolomiti è la scelta di far maturare e affinare il cioccolato, una volta prodotto, in alta quota, nel cuore delle Dolomiti di Brenta. “L’altezza - aggiunge Matteo Fedrizzi - conferisce al prodotto una consistenza e un gusto del tutto particolare che ci differenzia dal resto delle aziende di settore. Le montagne della val di Sole e di Madonna di Campiglio sono la nostra casa. Il personale è quasi per intero locale, così come la nostra produzione che, una volta importate le fave, è praticamente a chilometro zero”.
In origine l’affinamento avveniva al Rifugio Tuckett, nelle Dolomiti di Brenta, mentre ora il 'caveau del cioccolato' è a Baita Ciocomiti, a 2 mila metri di quota. “La sostenibilità - aggiunge il Ceo - accompagna tutto il nostro ciclo del cioccolato. Stiamo lavorando su nuovi packaging e l’utilizzo di materiali rispettosi dell’ambiente, ma anche sulle proprietà alimentari dei nostri prodotti. Intendiamo avviare delle collaborazioni con realtà mediche e universitarie per affiancare in maniera definitiva ai nostri prodotti concetti quali salute (health), benessere e digeribilità. Il cioccolato è una passione, fa parte della cultura alimentare, ma è anche un alimento per lo sport ed il tempo libero”.
Fra le specialità dell’azienda, ci sono la Ciocomitica, crema di nocciole premiata con la medaglia d’argento agli International Chocolate Awards, e le Ciocomela dedicate a un’eccellenza del territorio, la mela trentina essiccata e ricoperta di cioccolato. Il catalogo Ciocomiti comprende le fave di cacao dell’Ecuador ricoperte con cioccolato cuvée 71%, la frutta ricoperta, i dragée, le praline Cubotto e poi tutte le linee speciali da ricorrenze e festività: Pasqua, San Valentino, la Festa del Papà, Natale e qualsiasi occasione valga la pena di essere festeggiata con il migliore cioccolato.
I prodotti di maggior successo sono le tavolette 100 grammi (con una purezza minima di cacao del 71%), le sfere di cioccolato e la collezione di creme spalmabili che partendo dal classico e pluripremiato alle nocciole propone, le varianti alla gianduia, pistacchio, caffè e l’extra dark. Le novità non mancano. Nel 2021 è stata aperta la linea dedicata al gelato e ha esordito il cioccolato macinato a pietra, prodotto lavorato internamente con materie prime di altissima qualità. Nuove linee di prodotti sono state implementate, compresa la pasticceria interna che produce torte selezionate per i negozi Ciocomiti. Il tutto a base di cioccolato, naturalmente.
“Nel 2022 - conclude il Ceo Matteo Fedrizzi - investiremo oltre 500mila euro in innovazione, che si aggiungono ai 400 mila dello scorso anno, con l’obiettivo di alzare ancor più la qualità dei nostri prodotti e fare della nostra azienda un’eccellenza. Le sfere di cioccolato sono il primo risultato dei nostri investimenti industria 4.0. Vogliamo rimanere un’azienda posizionata tra la grande pasticceria e l’artigianato di nuova generazione. Siamo nati in Trentino e intendiamo continuare a crescere in un territorio che rappresenta la sintesi perfetta tra ambiente, sostenibilità e opportunità e per questo stiamo valutando un ampliamento sulla struttura produttiva che garantiranno nuovi investimenti e assunzioni sul territorio”.