Per una famiglia non è sempre possibile garantire ad una persona anziana in casa un’assistenza costante, sia personale che medico-sanitaria. Se si sceglie una residenza di riposo con una dimensione a misura d’ospite può essere la soluzione giusta per entrambi.
Roma, 31 agosto 2022. Le prospettive di vita in Italia oggi sono tra le più alte in Europa, sia per gli uomini che per le donne. Parallelamente cresce l’invecchiamento della popolazione e sempre più famiglie si trovano nella difficoltà di garantire ai propri anziani un’assistenza costante tra le pareti domestiche. La scelta di trasferirli in una casa di riposo, pur necessaria, è spesso sofferta e vissuta come una forma di abbandono. Ma in realtà può rivelarsi nel tempo un vantaggio e un beneficio sia per la persona anziana che per la famiglia stessa.
“All’inizio domina quasi un senso di colpa quando si sceglie una residenza di riposo per il proprio genitore o parente anziano – evidenzia Debora De Romanis, una delle titolari del Gruppo Le Molette, residenze per anziani nei dintorni di Roma – Ma accudire una persona anziana necessita un impegno quotidiano, maggiormente se si trova in condizioni fisiche più fragili oppure non è autosufficiente. In questo caso occorrono anche competenze sanitarie e aiuti medici e potrebbe non essere sufficiente, ad esempio, affidarsi ad una badante ordinaria. Ci sono invece residenze di cura, accoglienti e qualificate, in grado di monitorare il loro benessere fisico con un’assistenza personale e sanitaria giorno e notte ed il supporto di figure professionali quali medici, psicologi, fisioterapisti e geriatri”.
Le case di riposo sono un sostegno concreto alle famiglie che attualmente si trovano nella condizione di non potersi prendere cura dei propri cari ed hanno un ruolo sociale molto importante. “Sono un ambiente che aiuta la persona anziana a superare anche la solitudine – sottolinea Debora De Romanis – perché qui hanno modo di socializzare sia con gli altri ospiti che con gli operatori della struttura. Il nostro approccio, ad esempio, è fare in modo che l’anziano si possa sentire quasi a ‘casa sua’. Abbiamo riscontrato, tra l’altro, che in molti casi migliora anche il rapporto con i loro familiari. I momenti in cui vengono a trovarli alla casa di riposo sono vissuti da entrambi con piacere, perché non vincolati dalla sola assistenza o da mansioni da svolgere forzatamente in contemporanea. A guadagnarci è la qualità del tempo vissuto insieme, un bene certamente prezioso per entrambi”.
Se si sceglie la struttura giusta si può garantire un’assistenza adeguata sotto ogni punto di vista. Le tre residenze del Gruppo Le Molette sono gestite da oltre 35 anni dalla famiglia De Romanis e accolgono anziani autosufficienti e non, fornendo assistenza medica, paramedica e psicologica, con servizio di cucina interno e animazione. Un ambiente raccolto e familiare che può ospitare un massimo di 60 ospiti in strutture a pochi passi da Roma, ma immerse nel verde delle colline.
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