Alla luce della "situazione di prolungata emergenza sanitaria e del conseguente rilevante mutamento del contesto macroeconomico" Bper aggiorna i target finanziari del Piano Industriale 2019-21, "pur confermandone la validità nelle sue linee guida strategiche e progettuali". Lo si legge nella nota diffusa dopo la riunione del Cda in cui "viene confermata la validità delle azioni strategiche previste nel Piano industriale" ma si "stima che l’utile netto consolidato possa risultare pari a circa 235 milioni nel 2021" contro i 450 milioni stimati a inizio Piano.
Ma sommando il contributo delle filiali di Ubi che Bper rileverà da Intesa, la stima per la Combined Entity è di un utile a circa 375 milioni, un risultato che conferma la "valenza strategica e industriale" dell’operazione. A fine 2021 per il nuovo perimetro del gruppo dovrebbe vedere un NPE ratio lordo in area 9%, con un cost/income ratio in diminuzione al 60%. "Viene confermata la solida posizione patrimoniale con un CET1 ratio Fully Loaded atteso della Combined Entity in area 13,0% nel 2021".