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Beppe Grillo indagato a Milano per contratti pubblicitari con Moby

Il fondatore del Movimento Cinque Stelle è indagato per traffico di influenze illecite

(Fotogramma)
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18 gennaio 2022 | 11.18
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Beppe Grillo, fondatore del Movimento Cinque Stelle, è indagato dalla procura di Milano per traffico di influenze illecite per una serie di contratti pubblicitari sottoscritti nel 2018-2019 dalla compagnia marittima Moby dell'armatore Vincenzo Onorato. Anche l'armatore è indagato per lo stesso reato. “Sono sereno, non commento sviluppi giudiziari. Dico solo che ho grande fiducia nella magistratura" afferma Vincenzo Onorato all’Adnkronos.

PERQUISIZIONI - Perquisizioni e sequestri di documenti da parte della Guardia di finanza di Milano. Oltre alle due società, Beppe Grillo srl e la Casaleggio Associati, sono cinque le persone perquisite dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano nell'ambito dell'inchiesta. Le Fiamme Gialle hanno acquisito documenti, contratti corrispondenza, appunti, ma anche cellulari e hard disk. Dal decreto emerge che sono state disposte le perquisizioni nelle abitazioni di cinque persone (non indagate) tra cui Achille Onorato amministratore delegato della Moby spa.

Il garante del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo ha ricevuto da Vincenzo Onorato, fondatore della società Moby, "richieste di interventi in favore di Moby spa che Grillo ha veicolato a parlamentari in carica a quel movimento politico, trasferendo quindi al privato le risposte della parte politica o i contatti diretti con quest'ultima" si legge in un passaggio del decreto di perquisizioni emesso dalla procura di Milano.

In considerazione "dell'entità degli importi versati o promessi da Onorato, delle relazioni effettivamente esistenti ed utilizzate da Giuseppe Grillo su espresse richieste di Onorato nell'interesse del gruppo Moby, con pubblici ufficiali" questi elementi fanno ritenere "illecita la mediazione operata da Grillo in quanto ufficializzata ad orientare l'azione pubblica dei pubblici ufficiali (politici, ndr) in senso favorevole agli interessi del gruppo Moby".

LA NOTA DELLA PROCURA - "E' indispensabile acquisire la documentazione relativa ai contratti e alle prestazioni, nonché ogni altro documento utile a comprenderne la natura e sono state quindi disposte perquisizioni presso la sede legale della Beppe Grillo srl e della Casaleggio Associati, nonché nei confronti di ulteriori soggetti a vario titolo coinvolti nei fatti oggetto di approfondimento investigativo" si precisa in una nota diffusa dal procuratore facente funzioni di Milano Riccardo Targetti.

La procura di Milano sta indagando sui contratti pubblicitari stipulati tra Beppe Grillo e l’armatore Vincenzo Onorato ma anche con la Casaleggio Associati. In particolare dalle attività investigative la società di Beppe Grillo, di cui egli è socio unico e legale rappresentante, "ha percepito dalla Moby spa 120.000 euro annui negli anni 2018 e 2019, quale corrispettivo di un ‘accordo di partnership’ avente a oggetto la diffusione su canali virtuali di ‘contenuti redazionali’ per il marchio Moby", si spiega nella nota diffusa dalla procura di Milano.

Nel triennio 2018-2020 la compagnia di navigazione ha anche "sottoscritto un contratto con la Casaleggio Associati che prevedeva il pagamento di 600.000 euro annui quale corrispettivo per alla stesura di un piano strategico per l’attuazione di strategie per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli stakeholder alla tematica delle limitazioni dei benefici fiscali alle sole navi che imbarcano personale italiano e comunitario". Dalle indagini preliminari emerge che potrebbero essere stati versati 1,2 milioni di euro in favore della Casaleggio. I contratti sono stati acquisiti nel corso delle perquisizioni scattate da parte degli uomini del Nucleo economico-finanziario della Guardia di finanza di Milano.

LE CHAT - I pm di Milano valutano con attenzione le chat con cui il garante del Movimento Cinque Stelle potrebbe aver favorito Vincenzo Onorato. E' quanto si apprende dalla procura.

Il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli e la pm Cristiana Roveda vogliono capire se quei soldi sono legati alla prestazione descritta nel contratto pubblicitario oppure se sono soldi per una eventuale mediazione o aiuto al gruppo di navigazione in difficoltà. Le conversazioni tra i due indagati sono emerse nell'inchiesta sulla fondazione Open e sono state trasmesse dalla procura di Firenze a quella di Milano.

IL LEGALE - "Attendiamo di leggere tutti gli atti, ma bisogna tener presente che Onorato e Grillo sono amici di vecchia data, da almeno 45 anni, e quindi facilmente qualcosa potrebbe essere stato equivocato" dice all’Adnkronos l’avvocato Pasquale Pantano, difensore di Vincenzo Onorato.

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