Come funziona lo scudo anti spread varato dalla Bce? Il Tpi, il nuovo strumento anti-frammentazione (destinato a proteggere un paese da un rialzo eccessivo del differenziale sui titoli di Stato) sarà attivato sulla base del rispetto di quattro criteri di fondo e si focalizzerà su acquisti di titoli del settore pubblico con una scadenza residua tra uno e dieci anni. Nel caso, tuttavia, potrebbero essere presi in considerazione gli acquisti di titoli del settore privato.
La Bce "potrà effettuare acquisti sul mercato secondario di titoli emessi in giurisdizioni che subiscono un ingiustificato deterioramento delle condizioni di finanziamento, per contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione". L'entità degli acquisti "dipenderà dalla gravità dei rischi che incombono sulla trasmissione della politica monetaria" e non c'è un tetto prefissato agli interventi.
Nella decisione se attivare lo strumento anti-spread - si precisa da Francoforte - il Consiglio direttivo esaminerà diversi criteri per valutare se i paesi di cui potrebbe acquistare titoli "perseguono politiche fiscali e macroeconomiche sane e sostenibili": criteri che - si precisa - "saranno adattati in maniera dinamica ai rischi e alle condizioni da affrontare".
In particolare, i criteri sono: il rispetto del quadro di bilancio dell'UE, che prevede che i paesi non devono essere soggetti a una procedura per disavanzo eccessivo o non abbiano intrapreso azioni efficaci in risposta alle raccomandazioni del Consiglio dell'UE; l'assenza di gravi squilibri macroeconomici; la sostenibilità di bilancio (valutata sulla base delle analisi di Commissione Europea, Meccanismo Europeo di Stabilità, Fondo Monetario Internazionale e altre istituzioni, oltre all'analisi interna della Bce) e infine politiche macroeconomiche sane e sostenibili, con il rispetto degli impegni presentati nei Piani di Ripresa e Resilienza.