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AstraZeneca e trombosi, in Italia un caso ogni 100mila dosi

Il report: nessun caso dopo seconda dose. Per i 4 vaccini, 21 eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate

 - (Afp)
- (Afp)
10 giugno 2021 | 18.05
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Un caso di trombosi ogni 100mila dosi di vaccino AstraZeneca. Nessun caso dopo la seconda dose del vaccino, attualmente raccomandato in Italia per soggetti over 60 e tornato sotto i riflettori dopo 2 casi di trombosi in pazienti di età inferiore. Visti i numerosi Open Day, il vaccino è stato somministrato anche a soggetti di età inferiore ai 60 anni. Il tasso di segnalazione delle trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con il vaccino anti-Covid Vaxzevria di AstraZeneca "è in linea con quanto osservato a livello europeo". Si tratta di "1 caso ogni 100.000 prime dosi somministrate" e "nessun caso dopo la seconda dose", emerge dal quinto Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19, pubblicato dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa.

Questi eventi avversi rari sono stati segnalati "prevalentemente in persone con meno di 60 anni", viene confermato nel report, che contiene dati riguardanti le segnalazioni di sospetta reazione avversa registrate nella Rete nazionale di farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021 per i 4 vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso.

Tra il 27 dicembre 2020 e il 26 maggio 2021, per i 4 vaccini in uso nella campagna vaccinale anti-Covid in corso sono pervenute 66.258 segnalazioni di reazioni avverse su un totale di 32.429.611 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 204 ogni 100mila dosi), di cui circa il 90% sono riferite a eventi non gravi come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari.

Le reazioni segnalate - si legge nel report - insorgono prevalentemente lo stesso giorno della vaccinazione o il giorno successivo (83% dei casi). Le segnalazioni gravi corrispondono al 10,4% del totale, con un tasso di 21 eventi gravi ogni 100mila dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino, dalla dose (prima o seconda) e dal possibile ruolo causale della vaccinazione.

La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Pfizer (71,8%), finora il più utilizzato nella campagna vaccinale (68,7% delle dosi somministrate) e solo in minor misura al vaccino Vaxzevria di AstraZeneca (24% delle segnalazioni e 20,8% delle dosi somministrate), al vaccino di Moderna (3,9% delle segnalazioni e 9% delle dosi somministrare) e al vaccino Johnson & Johnson (0,3% delle segnalazioni e 1,5% delle dosi somministrate). Per tutti i vaccini - si precisa nel rapporto Aifa - gli eventi avversi più segnalati sono febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea.

Gli eventi avversi gravi correlabili alla vaccinazione più spesso segnalati configurano un quadro di sindrome simil-influenzale con sintomatologia intensa, più frequente dopo la seconda dose dei vaccini a mRna e dopo la prima dose di Vaxzevria.

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