Gli Stati Uniti e le forze della coalizione hanno ceduto il controllo di tre porte, compreso l'ingresso alla sezione militare
Gli Stati Uniti e le forze della coalizione hanno ceduto ai talebani il controllo di tre porte, compreso l'ingresso alla sezione militare, dell'aeroporto di Kabul, in Afghanistan. Lo ha riferito oggi ai media locali un funzionario talebano. "Gli Stati Uniti e le truppe hanno il controllo di una piccola parte dell'aeroporto, compresa un'area in cui si trova il sistema radar dell'aeroporto", ha detto Enhamullah Samangani a Tolo News TV. "Siamo pronti ad assumerci la sicurezza e la responsabilità tecnica dell'aeroporto", ha aggiunto.
La cessione è avvenuta dopo l'attentato di giovedì scorso rivendicato dall'Isis-K, un'affiliata locale dello Stato Islamico, che ha ucciso 170 afgani e 13 soldati statunitensi. In precedenza un funzionario talebano avrebbe affermato che le forze speciali talebane e un team di professionisti tecnici e ingegneri qualificati erano pronti a farsi carico di tutte le spese di gestione dell'aeroporto dopo la partenza delle forze statunitensi.
Erano sulla lista degli afghani da recuperare ma dopo l’attentato dell'Isis non sono riuscite a entrare nell’aeroporto e sono rimaste bloccate a Kabul: si tratta di 81 studentesse afghane che fra pochi giorni avrebbero dovuto iniziare i corsi all’Università di Roma La Sapienza. Con loro anche alcuni bambini. A lanciare l'allarme è il prorettore dell'ateneo romano Bruno Botta in una intervista al Gr1. “Attendiamo che qualcosa avvenga, l’Unità di Crisi ha detto che non avrebbero assolutamente abbandonato le ragazze e i ragazzi della Sapienza”.
La preoccupazione maggiore è per le studentesse che da Herat hanno raggiunto Kabul per imbarcarsi: "Se dovessero tornare indietro, rischiano rappresaglie" avverte Botta. La speranza ora è che il gruppo possa viaggiare su voli di altri Stati, quando ce ne saranno.
La Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) ha ricevuto oltre 2mila richieste di aiuto di giornalisti afghani che vogliono lasciare il Paese e sta negoziando con i talebani una operazione per farli partire.
Il sottosegretario dell'Ifj, Jeremy Dear, ha detto al quotidiano pachistano The News che sono stati avviati contatti con vari paesi - fra cui Spagna, Francia, Messico, Italia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti - perché facilitino l'emissione di visti, ma nessuno è pronto ad accogliere più di una decina di giornalisti.
Fonti dell'Ifj affermano che vi è "panico e disperazione" fra i giornalisti rimasti. "Speriamo che i talebani cooperino con noi", ha detto Dear, mentre si avvicina il 31 agosto quando gli americani concluderanno il loro ritiro.
L'ultimo aereo militare britannico è tornato in patria dall'Afghanistan. A bordo del velivolo atterrato alla base di Brize Norton nell'Oxfordshire, vi erano l'ambasciatore britannico, sir Laurie Bristow, diplomatici e militari, riferisce il Guardian.
Secondo i dati del governo di Londra, gli aerei della Raf hanno evacuato 15mila persone da quando i talebani hanno conquistato Kabul il 15 agosto. Fra loro 5mila cittadini britannici e oltre 8mila afghani, che hanno aiutato il contingente britannico o rischiavano persecuzioni, assieme ai loro familiari.