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A Firenze galleria d'arte in rifugio antiaereo, apre con la mostra 'Oro' di Fabrizio Plessi

Si chiama "Rifugio digitale" e si trova sotto al piazzale Michelangelo

(Galleria 'Rifugio digitale')
(Galleria 'Rifugio digitale')
13 aprile 2022 | 15.43
LETTURA: 2 minuti

Apre a Firenze 'Rifugio Digitale' con la mostra "Oro' di Fabrizio Plessi, dal 14 aprile al 31 maggio: in via della Fornace 41, sotto al piazzale Michelangelo e a due passi dall'Arno, un nuovo spazio espositivo all'interno di una antica galleria che fu usata come rifugio antiaereo nel 1943, come luogo di difesa per i civili dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, che oggi si propone come luogo dedicato alla promozione dell'arte digitale, dove l’architettura, il design, la fotografia, il cinema, la letteratura e tutte le altre molteplici forme artistiche ed espressive trovano la propria dimensione dialogando tra loro.

Ad inaugurare lo spazio è l'artista Fabrizio Plessi, alchimista contemporaneo tra i primi sperimentatori della videoarte in Italia, che espone una sua opera inedita dal titolo "Oro" in collaborazione con la Tornabuoni Arte.

Il "Rifugio della Fornace", un tempo punto di riparo da una realtà tragica, è ora "Rifugio Digitale", uno spazio di 165 metri quadrati, un luogo di rinascita, dove la tecnologia incontra l’arte, dando vita ad uno spazio contemporaneo in cui è possibile esplorare la creatività attraverso il linguaggio attuale della tecnologia. Il progetto di riqualificazione di quello che fino a poco tempo fa era un tugurio buio e in stato di alto degrado, è stato curato dallo studio Archea Associati ed accoglierà realtà digitali di ogni genere, con lo sguardo sempre rivolto al futuro e alle nuove avanguardie, ma anche ad eventi e performances. L’esperienza qui sarà immersiva e passerà attraverso 16 schermi disposti lungo i 33 metri del tunnel.

Fabrizio Plessi (che inaugura lo spazio in collaborazione con la casa editrice Forma Edizioni) è un artista considerato fra i precursori della Videoarte in Italia. L’artista espone "Oro", opera site-specific che parte dalle pareti di materiale traslucido di cui il tunnel è rivestito per creare un gigantesco mosaico d’oro, che sciogliendosi si muove e respira "nella sua liquidità sotterranea, splendente e sontuosa".

L'artista ha immaginato un'unica grande opera che quasi biologicamente possa convivere con questa architettura circolare anomala e sensoriale. Il riverbero notturno e luminoso delle superfici dorate dell’opera si modifica, si altera, si gonfia e si dilata come le onde di un mare evocativo ed astratto, in continuo movimento. "Il Rifugio Digitale non è altro che un innovativo incrocio culturale che, proprio in una città come Firenze, trova stimolo per confrontarsi e sovrapporsi al preesistente", dice Fabrizio Plessi.

La ricerca artistica di Plessi ruota da sempre intorno ai temi dell’acqua e del fuoco resi mediante videoinstallazioni, video-sculture e videotape. Negli anni Settanta, è stato uno dei primi ad utilizzare il monitor come materia principale e strumento per i suoi progetti. Le sue opere, esposte nei più importanti musei del mondo, mantengono vivo il dialogo con la classicità, creando un legame fra passato e futuro.

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