Lavoro, dati Istat: ultime news
A settembre 2024 il tasso di disoccupazione è stabile al 6,1%, quello giovanile sale al 18,3% (+0,3 punti). Lo comunica l'Istat.
A settembre 2024 il tasso di disoccupazione è stabile al 6,1%, quello giovanile sale al 18,3% (+0,3 punti). Lo comunica l'Istat.
Napoli, 28 ottobre 2024 - L’industria italiana dimostra di essere sempre più attenta alla sostenibilità: è questo ciò che emerge da un recente studio effettuato da Istat, il noto istituto statistico nazionale.
"Non dobbiamo avere paura dell'intelligenza artificiale perché l'intelligenza umana ha creato l'intelligenza artificiale e quindi dobbiamo concentrarci sull’aiutare l'intelligenza umana a non perdere quelle caratteristiche che le sono proprie. Se noi interroghiamo l'intelligenza artificiale e le chiediamo che cosa le manca rispetto all'intelligenza umana, lei stessa ci dice di non avere la verifica dell'esperienza, non potendo provare emozioni”. A dirlo Michele Camisasca, direttore generale dell’...
“Il problema demografico non esiste solo in Italia, ma in tutti i 27 paesi europei. Soluzioni? Occorre rilanciare la natalità, non possiamo continuare con la diminuzione. É una situazione che va avanti dal 2008. L'immigrazione può essere funzionale al sistema produttivo: dobbiamo fare uno sforzo per un'immigrazione sotto controllo, ma valorizzata per quello che può dare” Così Gian Carlo Blangiardo – professore emerito di demografia all’Università degli studi Bicocca di Milano ed ex presidente Ist...
“Dieci anni di un festival che vive nelle piazze, cercando di incontrare le persone, sono un grande risultato, un risultato di presenza, di aiuto e di avvicinamento alla conoscenza statistica grazie all'impegno dell'Istituto Nazionale di Statistica e delle società scientifiche che organizzano questo evento con noi”. Sono le parole di Michele Camisasca, direttore generale dell’Istat, a margine della terza giornata di lavori di StatisticAll, il festival della statistica e della demografia.
“Questo festival punta a portare la statistica in città, nei luoghi in cui tutti viviamo quotidianamente, in modo più semplice, divulgativo e digeribile per tutti, quando solitamente è una materia considerata un po’ difficile e ostica”. Lo ha detto Rina Camporese, dirigente Servizio di coordinamento della promozione della cultura statistica e della diffusione dei dati a livello territoriale dell’Istat, a margine della terza giornata di lavori di StatisticAll, il festival della statistica e della ...
“Ritengo che il legame tra i dati e la comunicazione sia importante da molti anni, ma ormai è indissolubile, soprattutto ora, nell’era dell'intelligenza artificiale. Da questo punto di vista iniziative come il Festival della Statistica e della Demografia, giunto al suo decimo anno, possono dare un grande impulso, in quanto portiamo il dibattito a tutti i pubblici possibili”. Con queste dichiarazioni Serenella Ravioli, direttrice centrale per la comunicazione, informazione e servizi ai cittadini e...
A un pubblico più giovane i dati si diffondo attraverso: “la semplificazione del linguaggio. Però i giovani, da questo punto di vista, ci riservano sempre grandi sorprese: sono ‘spugne’, quindi, hanno una capacità di memorizzare le informazioni piuttosto che di accoglierle. Lo sforzo che si fa è quello di andare incontro a loro non solo nella semplificazione del linguaggio, ma anche usando i registri più vicini a loro, come i social e le infografiche”. E’ quanto affermato da Serenella Ravioli, di...
"Riteniamo che i dati possano contribuire a fare quello che una volta faceva la lingua inglese, per intenderci, perché il dato è un patrimonio comune. Oggi uno dei concetti più diffusi è quello dell'altruismo dei dati: l'importanza è mettersi d'accordo sui parametri con cui si costruiscono questi dati, perché il dato che porta il Paese Italia deve essere comparabile al dato che porta il Paese Germania, piuttosto che gli altri 25 Paesi dell'Unione europea”. Così Serenella Ravioli, direttrice centr...
Milano, 15 ottobre 2024. L'inflazione ha registrato un incremento dello 0,2% su base mensile e dell'1,1% su base annua nel mese di settembre 2024. Questi dati, forniti dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT), indicano una pressione inflazionistica in Italia che non accenna ad arrestarsi, ma che si basa comunque su aumenti contenuti. Ci sono altre buone notizie, relative ad esempio alla riduzione dei prezzi dell'energia (pari al -4%), e al core inflation, che rimane stabile al +1,9%.