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Ue, Gentiloni: "Sicuramente l'inflazione scenderà"

Il commissario europeo: "Le nuove regole sono ottime per Italia, compromesso molto avanzato"

Paolo Gentiloni (Afp)
Paolo Gentiloni (Afp)
09 marzo 2023 | 09.25
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L'inflazione in Europa "certamente scenderà" e questa sarà "un'ottima notizia" per chi percepisce uno stipendio. Lo sottolinea il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, a margine di una conferenza stampa a Bruxelles.

"La nostra previsione - afferma - è che l'inflazione quest'anno, nel 2023, si ridurrà in modo sostanziale. Noi pensiamo ad una inflazione poco sopra il 6% nella media annuale, nel 2023, ed era vicina al 10% nel 2022. Qeusta riduzione tuttavia si sta mostrando non semplicissima per quanto riguarda le componenti dell'inflazione non legate all'energia o ai generi alimentari, in queste componenti la discesa si sta dimostrando più lenta del previsto". 

"D'altra parte - continua - è un fenomeno cui non eravamo più abituati da qualche decennio, l'alta inflazione, e quindi fare previsioni è sempre difficile, ma certamente scenderà. E la discesa sarà una ottima notizia per chi vive di un salario, di un reddito fisso, per chi ha un mutuo". 

Le nuove regole di governance economica dell'Ue costituiscono per l'Italia una "ottima" soluzione, perché rappresentano un "compromesso molto avanzato", che soddisfa anche le esigenze dei Paesi interessati a far rispettare le regole.

"Per quanto riguarda il possibile accordo che si profila - afferma Gentiloni - io penso che sia un accordo che rappresenta un compromesso molto avanzato e che questo compromesso sia nell’interesse della stragrande maggioranza dei Paesi europei. Nel senso che, visto nell’ottica di un Paese come l’Italia, certamente c’è un maggiore gradualità nella riduzione del debito. C’è un incentivo agli investimenti, che produce ancora maggiore gradualità nella riduzione del debito".

"Quindi certamente è un’ottima operazione - prosegue - ma anche da parte di Paesi che prestano attenzione all'applicabilità delle regole europee, e lamentano il fatto che queste regole non siano sempre state applicate, c’è un interesse. Non è un caso che uno dei contributi più utili alla discussione sia venuto da una strana coppia di Paesi, da una inusuale coppia di Paesi come la Spagna e l'Olanda. Questo dice quanto ci sia un possibile interesse da diversi fronti e ci sia meno quella situazione di trincee contrapposte che c’è stata nel corso degli anni sulle regole fiscali. Almeno spero".

Gli Stati membri dell'Ue "devono continuare a proteggere gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e garantire l'uso efficace della Recovery and Resilience Facility e di altri fondi dell'Ue: è particolarmente importante per la transizione verde e digitale".

"L'aggiustamento di bilancio che gli Stati membri devono realizzare - continua - non dovrebbe essere ottenuto tagliando gli investimenti, ma piuttosto limitando la crescita della spesa corrente. Questo è un insegnamento fondamentale della crisi finanziaria, che ribadiamo anche oggi".

In vista della disattivazione della clausola generale di salvaguardia, "non avrebbe senso tornare semplicemente ad applicare le regole esistenti, come se nulla fosse accaduto. Dobbiamo riconoscere la nuova realtà post-pandemia e la realtà di una guerra in corso in Europa. E, soprattutto, dobbiamo riflettere sul fatto che è in fase di elaborazione un'importante revisione di queste norme".

"Pertanto - continua - e questo è il mio secondo messaggio, le linee guida riflettono lo spirito degli orientamenti di riforma della Commissione. Le raccomandazioni specifiche per Paese per il 2024, che presenteremo a maggio, avranno un requisito quantitativo e una guida qualitativa sugli investimenti e sulle misure energetiche. In linea con i nostri orientamenti di riforma, le raccomandazioni saranno formulate sulla base della spesa primaria netta". "

"I requisiti - prosegue - saranno differenziati in base alle sfide di sostenibilità del debito degli Stati membri, seguendo i criteri proposti nei nostri orientamenti di riforma, pur rimanendo coerenti con l'attuale legislazione. E' un esercizio sottile di equilibrio. Un esercizio necessario, perché è importante muoversi verso un quadro credibile e solido già ora".

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